totò e peppino a milano frasi

Signore si nasce, e io lo nacqui, modestamente. Peppino Caponi: La signorina. Peppino Caponi: Hai detto “Signorina?”. Non mi sono insediato: qui non ci sono sedie. Totò quindi pronunciando una sola volta la parola "specie" se ne avvale in due periodi diversi. Il nostro paese è un paese di navigatori, di santi, di poeti e di sottosegretari. Per conquistare lo spazio! Colgo l’occasione per farle le mie congratulazioni. I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Punto! “Io non capisco che razza di arte è la tua: astrattista, futurista, esistenzialista?” Totò: “La mia arte è assenteista, cioè vale a dire: nelle mie opere manca sempre qualche cosa…”. Il matrimonio non m’interessa, voglio restare nubile. Sì, sì: mi vengono giù dei lacrimoni, come se fosse successo chissà che cosa…, Soldati, richiamati, riformati! Lei vuole sposare mia figlia? Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 10, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 9, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 8, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 7, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 6, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 5, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 3, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 4, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 2, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 1, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il Segreto del Tempo. [Inchinandosi] Peppino Caponi: Commendatore. Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! Gli italiani prima hanno perso la guerra, poi hanno perso la pace. Che cosa ho chiesto a San Giovanni? “L’appuntamento è qui all’una di notte in punto. Contemporaneamente però "specie" si collega al periodo seguente, come avverbio: "specie che quest'anno c'è stata la moria delle vacche". Peppino Caponi: C’ha detto? Ma come, non è bello essere duca?”. All’una, capito?” “All’una di notte?” “Alle venticinque”. 06480401212 In bianco. Abusivi di tutti i posteggi urbani e interurbani, unitevi! Presento una raccolta delle frasi e battute più belle di Totò tratte dai suoi film. P: Perché che cosa? Dio, come passa il tempo. “Perché?” “Così… altrimenti sarei morto”. Ma pensiamo alla salute. Sono napoletano e quindi ho molta stitichezza col caffè. Se non c’è nessuno, perché non mi risponde qualcuno per dirmi che non c’è nessuno? Aforismi e locuzioni proverbiali, tanto in lingua madre quanto in latino (vedi anche broccardo), hanno, al pari delle citazioni puramente intese, un'influenza culturale similare. Secondo alcuni, la donna si conquista con uno scudiscio in mano e una rosa nell’altra. Sono caduto e mi sono fatto male al vòmero. T: Perché che?? Dai un'occhiata anche a queste nostre altre pagine: E quando è successo? Mangiavano da professionisti. Presento una raccolta delle frasi e battute più belle di Totò tratte dai suoi film. Ottimo! T: Sul collo. Morire, morire, che noia! San Marino! Lo so, dovrei lavorare invece di cercare fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro. Non bevi, non fumi, non vai con le donne; lo vuoi un consiglio? Ooooh!! In galera l’aria, quando riesce a passare, è ottima. “Il carcere costruito così mi sembra troppo comodo!” Totò: “E comodo deve essere se volete attirare i clienti!”. “Ma, che bisogno c’è di arrivare a Montecarlo, se il casino lo teniamo già qua”. È vero, ci sono i fuochi fatui, ma solo la domenica. ISCRIVITI E SEGUI. Gli elettori, ingenui fessacchiotti, creduloni. Avete il piede destro al posto del sinistro: Invertito! Zanini, mi tolga le mani di dosso. E poi in casa c’è un silenzio di tomba. impressionista? Inquilini! Antonio…, Antonio Caponi: Ci vorrebbe qualcuno che ci mettesse aggiorno. Oggi per fare colpo bisogna essere eccentrici e futili. Vi ringrazio amici di essere intervenuti a questa mia vittoriosa sconfitta. Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira. Ottimista, pessimista, esistenzialista… Veramente io sono farmacista. Che dicono  che noi siamo provinciali, che siamo tirati. Prendo tre caffè alla volta per risparmiare due mance. A voi lo dico! T: Dai dispiacere, dai dispiacere che avreta...che avreta...che avreta (riflette sulla correttezza della parola)  e già, è femmina, è femminile, che avreta perché... (guarda Peppino interrogativamente) perché? L’educazione è come una camicia bianca… Non passa mai di moda. Gli avvocati difendono i ladri. “Sei pronto? Devi essere maggiorenne per accedere a questo contenuto. La sua vita si svolge tra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede? P: Con insalata. “Ho la sensazione che ci siamo già conosciuti altrove…”. Ah, come sono felice, come godo, che goduria! realista? Proviamo ad ipotizzare che la stessa "tecnica" venga utilizzata  per l'espressione "come voi" nel  periodo successivo. Non sono esistenzialista, sono romanista democratico, ma qualche volta tifo per il Napoli. L’uomo discende dalla scimmia. Ma no, San Marino non è una potenza straniera, sono tutti bolognesi! “Mi sembrate annoiato. Aristofane è morto? Non ho paura dei rospi perché sono abituato a mia moglie. Conquisti l’aria, apri la finestra e conquisti l’aria! P: Uno...quanti? Sono napoletano, membro della CNEF: ‘cca nisciuno è fesso’. “Io sono a carico del mio babbo”. T: Vuoi aggiungere qualcosa? Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra, il dopoguerra fa la borsa nera, la borsa nera rifà il denaro, il denaro rifà la guerra. Il funzionario civico municipale è un aggettivo qualificativo di genere funzionatorio. “Noio… volevam… volevàn savoir… l’indiriss…ja..”. P: Ah! C’era un attore che aveva 100 paia di scarpe: tante gliene avevano tirate. Antonio Caponi: Oooh ho avuto un…, [La dettatura della lettera.] Vi ho radunato in questo pubblico deserto…. Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. Guardie e ladri, Miseria e nobiltà, Totò, Peppino e la malafemmina, Totòtruffa ’62 ... 101 aforismi e frasi sulla buona notte più belli di sempre. P: Non so! Ho un fratello di nome Peppino: io sono il primogenio, lui il secondogenio, ma è un cretino. Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzellacchera: far cadere la lingua a mia moglie. Vigile: “Eh, ma bisogna che parliate l’italiano, perché io non vi capisco”. Ebbene avremmo che "come voi" non solo si collega al successivo "ben sapete" per formare la frase "come voi ben sapete", ma si collegherebbe anche alla frase precedente "C'è stata una moria della vacche" determinando l'espressione offensiva "C'è stata una moria delle vacche come voi". sbrigati!!! p.i. Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione. Il medico dei pazzi “Come? Italiani, dormite pure, borghesi pantofolai, tanto qui c’è l’insonne che vi salva; mentre voi dormite, La Trippa lavora. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione. Antonio Caponi: Ah, è tedesco… te l’avevo detto io che era tedesco. 101 aforismi e frasi contro la paura. Antonio: Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo? Io non faccio il cascamorto, se casco, casco morto per la fame. “In questo manicomio succedono cose da pazzi!”. 101 frasi più belle di Paolo Villaggio. “Eccoci qua!” Sant’Anto’… io ti ringrazio, eh! L’italo-americano: “Di’ in po’ paisà, è un buon bisinis?” Totò: “Ottimo! Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi. Peppino Caponi: Ahi! La signorina è illibata e solo io, il marito, la posso “dissillibare”. Le citazioni sono espressioni che vengono riportate in un testo da una persona diversa dall'autore. Spesso sono espressioni ben conosciute o esplicitamente attribuite alla sua fonte originale e vengono indicate con l'uso delle virgolette. Mia moglie è peggio che brutta: è racchia. Anche la groviera ha i buchi, e non si lamenta. Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo? Tutto il giorno sotto terra, con le solite facce dei vermiciattoli. Questa è un abituro, un cunicolo, un’albicocca! Anni dopo, altri due fuoriclasse, Massimo Troisi e Roberto Benigni, si cimenteranno, nel film Non ci resta che piangere,  nella scrittura di una lettera al Savonarola. Visto che ho un corpo, ho bisogno di una corpa. Scriviamo!…dunque, hai scritto? Allora siamo parenti: da piccolo in casa tenevo un barboncino. Ah, e questa me la chiamate casa? Io e il mio amico siamo ricchi sfondati; io sono il ricco, lui lo sfondato. In questo paese non funziona niente, neppure il dottore! In Oriente non è che le donne sono calde calde, e non ci sono nemmeno fredde fredde. Antonio Caponi: Chi è? Il coraggio ce l’ho. Cave canem, cave canem, in hoc signo vinces, est est est, mah. Lo so, si dice celibe; ma tanto, nubile o celibe, sempre scapolo è. L’aria condizionata è un prodotto della civiltà, ma io mica mi posso prendere una polmonite civile. Sotto le armi, sotto tutela, sotto processo, sempre sotto a qualche cosa si deve stare? Cara, voi siete la mia arma segreta… la bomba anatomica! Ma, mi dica, sono proprio le sue? Signora, ma come, lei si spoglia così davanti a un uomo maschile? design by studioalessandroleone, il testo della lettera di Totò e Peppino, La lettera di Troisi e Benigni al Savonarola. Due cuori fra le belve – Totò nella fossa dei leoni, 1943. È niente! .. Veramente, io non ho oculato niente, ma loro dicono così. Scusa ieri cosa ti ho detto? Maître: Appunto, io sono il maître. No, non posso… ci sono delle signore. Per i campioni sportivi, niente fumo, niente vino e niente donne. In pieno Rinascimento. p: Che... È la paura che mi frega. Che. Maggiore dei bersaglieri a riposo!”. Ma si, fai vedere che abbondiamo. La vita è una lotta continua e discontinua. ‘O fesso parla sempre. Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro, ma anche per la donna non ci metterei la mano sul fuoco. Vi conoscete appena e già volete sposarvi? Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino. Gli ospedali tutti pieni, i cimiteri esauriti. Peppino Caponi: E allora come si fa? Tra i temi correlati si veda Woody Allen, frasi e aforismi su sesso, donne, Dio e psicoanalisi, Le frasi più belle di Charlie Chaplin e Frasi, citazioni e battute divertenti di Groucho Marx. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale. Non mi guardi con quegli occhiacci… lei con quegli occhi mi spoglia… Spogliatoio! Casiliani! Signore, di sua moglie mi piace tutto, tranne il marito. Puah…! Che figura ci fa una clinica dei pazzi dove i pazzi sono tutti calmi? Il celeberrimo dettato di Totò a Peppino, dal film "Totò Peppino e la Malafemmena" Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. [rivolto a un fascista che ha fatto la marcia su Roma]. I conti qualche volta non tornano. Ah, no! Che tempi! Tutti mi chiamano il milanese. Do ut des, ossia tu dai tre voti a me, che io do tre appalti a te. Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità e altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. Diamoci alle orge, facciamocela questa orgiata. Cotticelli sembra "Totò, Peppino e gli ospedali calabresi" (ma c'è poco da ridere) ... Istituto Tumori Milano: Covid in Italia già da settembre 2019. Pardon, volevo dire dimestichezza: è stato un qui pro quo. Ma qui, davanti a tutti? Una citazione può derivare da un brano letterario, ma può essere altresì tratta da un discorso, da una battuta di uno spettacolo teatrale, da un film o da un brano musicale. Scusate se sono poche. Non sono cretino, sono stato cretino un solo giorno: quello del matrimonio. [Inchinandosi] Antonio Caponi: Buonasera signor commendatore. Le spie, a volte, per non fare scoprire i loro segreti, mangiano le carte: sono cartivore. Nella vita non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite. Volete sapere come è andata a finire? In guerra sono tutti in pericolo, tranne quelli che hanno voluto la guerra. “Pasqua’, tu con questa fame digerisci pure le corde di contrabbasso”. [rivolto a Mezzacapa] “Io sono Ladizlao Tzigeti!” Totò: “Tzigeti! L’uomo produttivo, il milanese, preferisce la doccia: consuma meno acqua, meno tempo e si lava meglio. Esaminate la frase della lettera: Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola. Si dice che l’appetito vien mangiando, ma l’appetito viene a star digiuni. Dettagli frase Sezioni Frasi film Mezzo di diffusione Film (Totò, Peppino e... la malafemmina) Pubblicata il 08/11/2016 alle 00:01 Valutazione media Vota qui Vota per primo questa frase Curiosità Visualizzazioni 241 Caratteri 460 Valutazione media Vota qui Vota per primo questa frase Voi non sapete chi sono io! E lei mi sta scocciando! Con un pezzo di ottomana come lei, io il turco lo faccio. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiani! Perché dovete lasciare nostro nipote, che gli zii che siamo noi, medesimo di persona; (Peppino si asciuga il sudore...) ma che stai facendo una faticata che ti asciughi il sudore?....che siamo noi medesimi di  persona vi mandano  questo (alzando il pacchetto con le mani ), perche' il giovanotto e' studente che studia, che si deve prendere una laura........ Sono morto oggi, sono un morto di giornata. Io sono integro e puro, sia di corpo che di spirito: non ho commesso peccati né di carne né di pesce. P: Ecco fatto. Che deve tenere la testa al solito posto, cioe'.... Un terno? Italiano! Antonio Caponi: Eh, ci parlo io. Confermi di essere maggiorenne? Orgiata per due! Totò: “Neanche a me, ce l’ho da che son nato”. L’ignorante parla a vanvera. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Che bel nome, perbacco: racchiude tutta una sintesi…. La fotografia di mio padre stava in tutti i commissariati: era fotogenico. Mi occorre una potenza straniera, eccola qua, San Marino! “Scusate se sono poche, ma settecentomila lire ci fanno  specie che quest'anno, una parola, c'è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete.” ** Le frasi e le battute più belle di Totò… Avanti scrivi, incomincia: ‘Signorina…” “Dove sta la signorina?” “Ma che, è entrata una signorina? Mai che a un rinfresco dessero un piatto di spaghetti caldi! Mi stanno per arrestare, è una questione di secondi, anzi di secondini. Bisogna futilizzarsi. Antonio Caponi: È di qua? una cinquina? Ma lo vuol capire? T: laura. Ride bene chi ride ultimo! Italiano! Coinquilini! Donne, non scappate davanti a me; ché, mi avete preso per uno spaventapassere? A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame. T: Che! Perche’?”. E qui lo nego! Vigile: Sì, beh, sono di qua perché m’ha ciapà per un tedesco? Io sono testimone oculare. Se a Milano, quando c’è la nebbia, non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia? Antonio: San’Antonio… Sant’Antonio mio bello. Abbondandis in abbondandum!”. Sono a bagnomaria. Peppino Caponi: [Si gira verso la porta] Dove sta? Dottore, pronto dottore… dottore poi? Io nella vita ho fornicato sempre, mi chiamavano il fornichiere! Dagli amici mi guardi Iddio che dai parenti mi guardo io. Maître: I signori desiderano? Uno che ha imparato a scrivere, che ha buttato il sangue sui libri deve stare alla mercé di quelli che non sanno scrivere. A proposito di politica, ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare? T: Che! T: Hai aperto la parente? In realtà prima era una ottomana, ma poi, nella confusione, ha perso una mano ed è diventata una settimana. Antonio Caponi: E comincia, su! Nel dolore un orbo è avvantaggiato, piange con un occhio solo. Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo. “Eppure la vostra faccia non è nuova per me”. Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano. Tra i temi correlati si veda Woody Allen, frasi e aforismi su sesso, donne, Dio e psicoanalisi, Le frasi più belle di Charlie Chaplin e Frasi, citazioni e battute divertenti di Groucho Marx. Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto? [rivolto a Mezzacapa]. T: Ma no, va bene', si capisce. Giura su qualcosa di più sacro del tuo onore: la tua fame. Mezzacapa: Qualcuno… E allora io qua che ci sto a fare. Giacomo Leopardi, Albert Einstein, Arthur Schopenhauer, Oscar Wilde, Napoleone e tanti altri hanno lasciato talmente tanti aforismi da poterne pubblicare intere raccolte. [rivolto al vigile]. Rimembris omnibus, cioè ricordati uomo, che calzolaio si nasce, non si diventa. Voi siete un attore e io vi ammiro, come uomo e come cane, ma voi non potete essere stato una spalla, voi non avete mai fatto nemmeno il ginocchio. Vuole vedere il mio curriculum? Terra ai contadini, ferrovie ai ferrovieri, cimiteri ai morti. T: In data odierna? Il pazzo va assecondato, io sono propenso all’assecondamento: mi alleno con mia moglie. » Totò: « Ma dico, se i milanesi a Milano quando c’è la nebbia non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano? Lo so, sono vigliacco, ma sono vivo: meglio un vigliacco vivo che un coraggioso morto. Peppino Caponi: Ah, un metro… Eh, se li porta bene i centimetri. I soldi nella fontana ce li buttano tutti, e poi ogni tanto la fitto alle case cinematografiche, ci girano le pellicole qua”. Ma sì, fai vedere che abbondiamo! Erano persone che non sapevano fare niente, tranne che mangiare. Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera. E che è, un matrimonio tra telegrafisti? Cara accanto a te mi sento bollire. P: laura.... Il napoletano invece, se si decide, preferisce il bagno: s’intallea come si dice a Napoli, cioè si attarda e tiene tutto il tempo che vuole per pensare. Era una donna meravigliosa, con gli occhi verdi, i capelli rossi, l’abito azzurro e le scarpe gialle. È una ninfetta!”. Io non rubo, integro. P: Avevo capito con l'insalata. Va’ avanti, animale, ‘signorina’ è l’intestazione autonoma della lettera”. Antonio Caponi: E scansati… scusi lei è di qua? Domani ti pago … e domani ti pago. “Sì, ma… sapete com’è: è una carriera senza avvenire”. Il denaro fa l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore! Per prendere un caffè e tradire la moglie c’è sempre tempo. È vero, ho rubato per venticinque anni, ma l’ho fatto per alleviare le sofferenze di un orfano, povero, senza casa, senza madre, né padre: io. Ho conosciuto una settimana. Totò: “Parte nopèo e parte napoletano”. Ma non si deve preoccupare, tanto, se è sposato, gli ricrescono. Per andare dove dobbiamo andare... Una delle scene più famose di Totò, Peppino e la Malefemmina è quella che vede Totò e Peppino tentare di chiedere a un vigile urbano di Milano alcune informazioni. Scrivi presto! “Ma allora tu sei partenopeo!”. “Io vado a Montecarlo”. Sono parte napoletano, parte di Casoria, in casa eravamo bilingue. Era talmente vecchio che aveva fatto la prima comunione con Garibaldi. Un anziano afflitto da pessimismo senile, in pianta stabile sulla terra, con la mania di persecuzione mortuaria. “Mi batte il cuore, Elsa”. Se ho fornicato? La lettera di Troisi e Benigni al Savonarola, © PromoTouring all right reserved 2013-2015 Woody Allen, frasi e aforismi su sesso, donne, Dio e psicoanalisi, Frasi, citazioni e battute divertenti di Groucho Marx, Le più belle frasi di Gesù Cristo, 75 Frasi di Gesù sulla fede, l’amore e Dio che hanno trasformato il mondo, Le 100 frasi più belle sull’amicizia e gli amici, Frasi ad Effetto: le 99 più belle, originali e divertenti, Frasi d’Amore corte: le 200 più belle e romantiche. Totò: “Io parlo soltanto la lingua madre”. Sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo. Pensate un po’ che votano i candidati nella speranza che quelli, una volta arrivati a Montecitorio, facciano il loro dovere. L’opulenza femminile è un dono, ma non tutte le opulenze riescono col buco. Elettori! Un posteggio al sole… Abusivi, qui si abusa, si sta abusando! P: Che? Avevo capito con l'insalata. La mia fame è atavica: vengo da una dinastia di morti di fame! P: Io, insomma, senza nulla a pretendere, non c'è bisogno.... Il morto, prima di tutto, era vecchio, aveva duecento anni e a duecento anni si muore. Sparati? T: Che è  non so? Ed io, da ultimo, mi voglio scompisciare! Questa è la civiltà : hai tutto quello che vuoi quando non ti serve. La serva serve, soprattutto se è bona, serve eccome! Peppino Caponi: Perché tu parli? Ecco le più belle frasi su Milano e sui milanesi. È stata una guerra terribile: granate che scoppiavano a destra, granatine che scoppiavano a sinistra; nella confusione ci uscì pure una mezza gazzosa. Democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole. Perché…dai dispiaceri che avreta perché… è aggettivo qualificativo, no?! Sono vent’anni che lei dice di essere un perito, ma non perisce mai. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Perbacco! P: Ma è troppo! una quaterna? Futurista? Vorrei una moglie, possibilmente di prima mano. Lei mi è stato antipatico dal primo momento in cui l’ho vista: è stato un colpo di fulmine! Io no perché sono raccomandato. Che mani meravigliose che ha! Si specchi, si convinca! La scena probabilmente più famosa e più vista del Cinema italiano è quella della lettera che Totò e Peppino preparano per la fidanzata del nipote, la malafemmina. P: Uno che? T: Che voi vi consolate! Sono fra’ Pasquale da Casoria, oriundo; ora mi sono trasferito a Monza. Contenuti riservati agli adulti. E tutto queste tecnologie aerospaziali perché? Lei discende dai Borboni? Ma io, con le mani impicciate, come faccio? Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e di sicurezza. Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis. ‘Giulietto e Romera’, il capolavoro di Scic e Spirre. Peppino Caponi: Eh, un momento, no? T: Che! Al mondo ci stanno tante donne, ma non tutte ci stanno. La donna è mobile e io mi sento un mobiliere. Mezzacapa: « A Milano, quando c’è la nebbia, non si vede. Vota La Trippa! Noi in casa stiamo tutti quanti bene di salute, mia figlia non ninfetta nessuno!”. Vota Antonio, vota Antonio! P: Troppa roba! Sei e cinquanta. In senso esteso, una citazione può non essere necessariamente costituita da un testo, ma da qualunque tipo di espressione: ad esempio una citazione nell'ambito dell'arte può significare riprendere, nel creare un dipinto o una scultura, il soggetto o un altro elemento caratteristico di un'opera d'arte[1] famosa e facilmente identificabile; una sequenza in un film può essere costruita dal regista in modo volutamente simile a quella di una pellicola precedente per rendere omaggio al suo autore. La nostra è un’epoca atomica, un’epoca di reattori, missili, metropolitane e stelle filanti. Lei è vedovo di moglie? Un aforisma, oppure aforismo, è una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. Molti personaggi famosi, già dal hanno lasciato alla storia talmente tanti aforismi da essere spesso ricordati (non diciamo soprattutto) anche per questi. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di utilizzare questi cookie sul sito web. Per il resto della settimana si sta chiusi in cassa: una vita da morti. Vota Antonio La Trippa! Abbia pazienza! Che cos’è lo spazio? Signora, sono a sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie. Maître: Si affidino a me … combinerò loro un servizio del quale…, Antonio Caponi: Escuseme. P: Si, si, si capisce. [Sottovoce] Antonio Caponi: È un metro. T : Uno che! Questo caffè è una ciofeca! Sì! Siete un “Marcista”! A me i gatti neri mi guardano in cagnesco. I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male. Che cosa chiediamo noi alle autorità costituite e ricostituite? Né latte, né caffè! La frase sarebbe in linea con la tendenza di Totò alle battute a doppio senso ed alla considerazione che, almeno  in quel momento della storia, gli zii Caponi avevano della fidanzata del nipote, per l'appunto una "malafemmina".  La lettera di Totò e Peppino. T: Lascia fare! Peppino Caponi: Mezzacapa, ma parliamoci chiaro, voi siete stato veramente a Milano? Più che un cognome mi sembra un raffreddore!”, “Ma come, lei è cosi grosso e non commendatore?” “Ma perché, i commendatori vanno a peso?”. Totò: “Perché mio padre morì quando io ero bambino…”, Maria? Abbondandis in abbondandum. Il tempo stringe e col restringimento sono dolori. Per la precisione, i nostri due eroi vorrebbero chiedere al vigile come fare … La prossima volta lo incarto. “Badi come parla! Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 3 Antonio: Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono! Io la cena fredda la lascio riscaldare: a me la cena fredda piace calda. Maître: Buonasera signori. (Interrompendo la scrittura) “Ah!” “Li c’è il casinò”. D’altra parte in Italia chi è che non integra? P: Cioe'... “Alla sua età?” “Eh, sono minore!” “Eh, se lei è minore, suo padre cosa sarà?” “Maggiore! Vorrei un caffè corretto con un po’ do cognac, più cognac che caffè… anzi, giacché si trova, mi porti solo una tazza di cognac e non se ne parla più. Eh, sì, ho perduto la memoria… Infatti, nella mia testa, avvengono delle lagune che la laguna di Venezia diventa un’inezia lagunare…, Bella, questa maison… tres joilè, anche quattro joilè…, Mi sono detto tra me e me (che tra l’altro dista pochissimi centimetri)…. Ho cercato di fermarlo con la forza, c’è stato un vero colluttorio. P:. Elena di Troia… Troia… Troia: questo nome non mi è nuovo. Questa moneta servono, questa moneta servono, questa moneta servono che voi vi consolate. Modestamente, la circolazione ce l’ho nel sangue. Antonio Caponi: Quale signorina? Duemila anni fa? Per avere una grazia da San Gennaro bisogna parlargli da uomo a uomo. Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però per venire riconosciuti qualcosa, bisogna morire, Totò Questi anni lontano da te mi sono sembrati un secolo…anzi un bisecolo. Tu che sei un santo così misericordioso… tu che fai tredici grazie al giorno… Fammene una, fa’ che le ragazze non vengano. Una mano lava l’altra e tutte due si lavano la faccia. La notizia per ora è sottufficiale, poi diventerà ufficiale. Mi sono spiegato? Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il corretto funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Professo’ lei non ci crederà ma se mi fa un uovo e me lo mette in mano io glielo faccio alla cocca. Marchese: “Coraggio Antonio, moriamo da forti”. [Inizia a dettare] Signorina!…Signorina! Io sono un mammifero”. Sei bellissima, affascinante, conturbante, e, se mi è consentito, adiacente. » Mezzacapa: « Cosa? Ho mandato mia moglie e i miei figli a un funerale, così si divagano un po’. Peppino Caponi: [Fra sé e se’] Carta, calamari e penna… Antonio Caponi: OOOHHHH…. Il diavolo si è arrabbiato perché gli ho rotto le corna? Mezzacapa: Eccome non ci sono stato, ho fatto il militare nel ’31… Antonio Caponi: No dico io… Mezzacapa: Cavalleria… Antonio Caponi: Mezzacapa, e i…, Antonio: …noi vorremmo sapere… per andare dove dobbiamo andare… per dove dobbiamo andare? Ma perisca una buona volta, mi faccia il piacere! Sull’insegna, invece che «Caffè dello Sport», dovete scrivere «Ciofeca dello Sport». Tutti i giorni lavoro, onestamente, per frodare la legge. Antonio de Curtis, in arte Totò, (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), soprannominato «il principe della risata», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani. Noi nel caffellatte non mettiamo niente! Lei è un paziente che non ha pazienza, che paziente è!? 101 frasi sull'Atteggiamento Mentale più belle di sempre. [in coro intonando O ciucciariello, canzone di Roberto Murolo]. Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia. Quello che ho detto ho detto. L’umanità io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. A me i funerali mi danno sempre una grande emozione. Sa, è una semplice informazione. Io le scuse le accetto a casa mia dalle diciassette alle venti e non oltre. Chiudila! P: Caponi. No, non se ne fa niente: a me i generi non interessano, a meno che non siano alimentari. Totò: “Non è possibile, sa, non credo: perché io altrove non ci sono mai stato. Antonio: Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono! Ma allora che vincono a fare? Gli aforismi sono sempre stati molto affascinanti e nei secoli hanno occupato un posto importante nella letteratura e nella comunicazione.

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