santa monica madre di sant'agostino

La Chiesa cattolica nel nuovo calendario ne celebra la memoria il 27 agosto, il giorno prima di quella di Agostino, che morì il 28 agosto. Riprendiamo di seguito la riflessione di mons. Io rimasi muto, frenando le lacrime; mio fratello invece pronunziò qualche parola, esprimendo l’augurio che la morte non la cogliesse in terra straniera, ma in patria, che sarebbe stata migliore fortuna. È sempre straordinariamente attuale la figura di questo santo, di cui la liturgia fa memoria il 28 agosto. Enrico dal Covolo relativa alla trasmissione Ascolta si fa sera, trasmessa domenica 24 agosto 2014 su Radio Rai 1. Dette a tutti e tre un'educazione cristiana, soffrendo per la condotta dissoluta di Agostino. Nel 385 Monica poté imbarcarsi per Roma e raggiunse il figlio a Milano, ove egli ricopriva una cattedra di retorica. In attesa dell’imbarco si fermarono ad Ostia. Verifica dell'e-mail non riuscita. Non per questo Monica si arrese, ma continuò ad accompagnare il figlio con l'amore e la preghiera: nel 385 la troviamo a Milano, dove Agostino insegnava retorica. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all’altare del Signore” (Conf. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 2.050.412,00 i.v. Si conosce solo ciò che si ama”, Fotogallery apertura XLIII Settimana Agostiniana Pavese, Fotogallery del Convegno storico artistico su San Pietro in Ciel d’Oro – 1, Fotogallery presentazione mostra dedicata a Sant’Agostino, Il Comitato Pavia città di Sant’Agostino in visita alla mostra dedicata a Agostino, Il presidente del Senato in visita alla Basilica, Ordinazione sacerdotale padre Abel Kavunu – prima parte, Nouvelles de la communauté de Saint Augustin à Pavie, Genova – Pavia sulle tracce di Sant’Agostino, Liturgia delle Ore – Festa di sant’Agostino, Bollettino della Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, Zoom: visita alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, Ottobre 2020 in Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, Lettera del Priore Generale per la Festa di Sant’Agostino 2020, Padre Giustino Casciano nuovo priore provinciale, Appuntamenti della Comunità Agostiniana di Pavia, Commento alle domeniche dell'Anno Liturgico, Mostra "Sant'Agostino. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa. La cosa suonò inusuale, perché all'epoca alle donne non era permesso prendere la parola. E da quel momento non si separò più da lui. Monica (Tagaste, 331 – Ostia, 387) è stata la madre di Agostino d'Ippona; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica, che la ricorda il 27 agosto o il 4 maggio. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 27 ago 2020 alle 07:59. Monica nacque a Tagaste (l'odierna Souk Ahras, in Algeria), nella Numidia, da una famiglia di etnia berbera , profondamente cristiana e di buone condizioni economiche. Senza la sua costanza, le sue lacrime, le sue preghiere, la sua passione per il figlio, la Chiesa e l’umanità oggi non avrebbero quel genio e quel santo che è il figlio. Ora che in casa tutti erano cattolici, il figlio maggiore, su cui riponeva tante speranze, la deludeva così profondamente. Quando lo vide tornare da Cartagine laureato – il sogno lungamente vagheggiato da Monica e dal defunto Patrizio – la sua gioia fu distrutta dal saperlo lontano dalla Chiesa cattolica e manicheo. Santa Monica, madre di Sant’Agostino, nelle difficoltà della vita, ha saputo perseverare nella fede imparando ad accogliere la volontà di Dio. Monica morì pochi giorni dopo questo colloqui con il figlio, che così ci racconta gli ultimi istanti della vita della madre. IX, 11.27). Una sola cosa c’era, che mi faceva desiderare di rimanere quaggiù ancora per un poco: il vederti cristiano cattolico prima di morire. Figlia di famiglia agiata, Monica nacque nel 331 a Tagaste, nell'attuale Algeria, in quel mondo "globalizzato" che era il tardo impero romano. La sua forza è stata la preghiera. Chi merita di vincere Sanremo quest'anno? Madre di Agostino d'Ippona, fu determinante nei confronti del figlio per la sua conversione al cristianesimo. Sappiamo dunque che Monica sposò Patrizio, uomo di carattere aspro e difficile, che tuttavia lei seppe accogliere con dolcezza e avvicinare anche alla fede: venne infatti battezzato nel 371, poco prima di morire. Attenzione: questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità. Crescendo però, arrivò, com'è noto, l'allontanamento: il giovane prese altre strade, sedotto dalle retorica e delle correnti filosofico-religiose più in voga in quegli anni, come il manicheismo, ma soprattutto iniziò una vita spregiudicata e sregolata, tra Cartagine e Roma. Santa Monica, Milano, S.Maria del Suffragio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Santa_Monica&oldid=115163531, Voci con template Bio e nazionalità assente su Wikidata, Voci biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Così Monica, a 39 anni, si trovò sola alla guida della casa dovendo anche prendere in mano l'amministrazione dei beni. Ciò che sappiamo della sua biografia si ricava dagli scritti di Agostino: in particolare nelle Confessioni il grande vescovo ripercorre la sua tortuosa, travagliata storia personale e spesso ci parla della madre. Dimentichi delle cose passate e protesi verso quelle che stanno innanzi, cercavamo fra noi alla presenza della verità, che sei tu, quale sarebbe stata la vita eterna dei santi, che occhio non vide, orecchio non udì, né sorse in cuore d’uomo. Tuttavia lo raggiunse a Milano nel 385, fece parte del gruppo che con il figlio si ritirò in una villa in Brianza, in una località chiamata Cassiciacum, per riflettere e meditare. E ancora ascendendo in noi stessi con la considerazione, l’esaltazione, l’ammirazione delle tue opere, giungemmo alle nostre anime e anch’esse superammo per attingere la plaga dell’abbondanza inesauribile, ove pasci Israele in eterno col pascolo della verità, ove la vita è la Sapienza, per cui si fanno tutte le cose presenti e che furono e che saranno, mentre essa non si fa, ma tale è oggi quale fu e quale sempre sarà; o meglio, l’essere passato e l’essere futuro non sono in lei, ma solo l’essere, in quanto eterna, poiché l’essere passato e l’essere futuro non è l’eterno. All’udirlo, col volto divenuto ansioso gli lanciò un’occhiata severa per quei suoi pensieri, poi, fissando lo sguardo su di me, esclamò: “Vedi cosa dice”, e subito dopo, rivolgendosi a entrambi: “Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Alle preghiere e alle lacrime, Monica aggiunse l’impegno costante di restare vicino al figlio. Le mie speranze sulla terra sono ormai esaurite. In più aveva con sé una donna che non era la sua legittima moglie. Il vero motivo era l’eresia. Poche altre personalità dell'universo cristiano hanno lasciato un'eredità paragonabile alla sua. Tra oggi e domani ricorre la memoria di due grandi santi, santa Monica e sant’Agostino. Nel 371 il marito Patrizio si convertì al cristianesimo e si fece battezzare. Le fu concesso di studiare e ne approfittò per leggere la Bibbia e meditarla. Monica era presente al suo battesimo, nel 387. Il mio Dio mi ha soddisfatta ampiamente, poiché ti vedo addirittura disprezzare la felicità terrena per servire lui. Le fu concesso di studiare e ne approfittò per leggere la Bibbia e meditarla. Non forse il giorno in cui tutti risorgiamo, ma non tutti saremo mutati?”. Monica era una donna semplice, ma dotata di una grande fede e di un carattere estremamente volitivo e tenace. - Tutti i diritti riservati. Noi accorremmo, ma in breve riprese i sensi, ci guardò, mio fratello e me, che le stavamo accanto in piedi, e ci domandò, quasi cercando qualcosa: “Dov’ero?”; poi, vedendo il nostro afflitto stupore: “Seppellirete qui, soggiunse, vostra madre”. Aprivamo avidamente la bocca del cuore al getto superno della tua fonte, la fonte della vita, che è presso di te, per esserne irrorati secondo il nostro potere e quindi concepire in qualche modo una realtà così alta. Monica nacque a Tagaste (l'odierna Souk Ahras, in Algeria), nella Numidia, da una famiglia di etnia berbera[1], profondamente cristiana e di buone condizioni economiche. Riprova. Poche altre figure nella storia del cristianesimo riescono a impersonare il carisma femminile come santa Monica, la madre amorosa e tenace che diede alla luce sant'Agostino, vescovo e dottore della Chiesa, e che ebbe un ruolo determinante nella conversione di lui.La liturgia fa memoria di lei il 27 agosto e la sua festività anticipa di un giorno quella dell'illustre figlio. E' una fede che non s'arrende, la sua, cresciuta, viene da pensare, sull'esempio di Maria. Si sposò con Patrizio, un modesto proprietario di Tagaste (Numidia), non ancora battezzato. In alto: santa Monica, affresco di Benozzo Gozzoli. MIA MADRE MONICA SANTA MONICA, LA TENACE SANTITÀ DELLA MADRE DI AGOSTINO 27/08/2018 Nacque a Tagaste, in Africa, nel 331. Una donna cristiana, colta e libera, dunque, col cuore orientato ai tesori spirituali. In questo luogo Agostino scrisse le sue prime opere: i dialoghi. Monica ebbe uno scatto di fierezza e lo cacciò di casa. E quando si realizzerà? Poche altre figure nella storia del cristianesimo riescono a impersonare il carisma femminile come santa Monica, la madre amorosa e tenace che diede alla luce sant'Agostino, vescovo e dottore della Chiesa, e che ebbe un ruolo determinante nella conversione di lui. Siamo di fronte a un nuovo Sessantotto per l'ambiente? E' in questo luogo, nella quiete serena di una casa, che tra madre e figlio si svolsero colloqui spirituali di straordinaria intensità, che Agostino scelse di trascrivere e che tutt'oggi rappresentano una guida per tanti cercatori di Dio. La santa viene spesso raffigurata come una vedova che regge in mano un crocifisso, vestita con un abito nero (talvolta ornato con fiorellini dorati e il capo coperto da un velo ocra). Monica… Siete d'accordo con la tesi di Elsa Fornero? Si diceva dunque: “Se per un uomo tacesse il tumulto della carne, tacessero le immagini della terra, dell’acqua e dell’aria, tacessero i cieli, e l’anima stessa si tacesse e superasse non pensandosi, e tacessero i sogni e le rivelazioni della fantasia, ogni lingua e ogni segno e tutto ciò che nasce per sparire se per un uomo tacesse completamente, sì, perché, chi le ascolta, tutte le cose dicono: “Non ci siamo fatte da noi, ma ci fece Chi permane eternamente”; se, ciò detto, ormai ammutolissero, per aver levato l’orecchio verso il loro Creatore, e solo questi parlasse, non più con la bocca delle cose, ma con la sua bocca, e noi non udissimo più la sua parola attraverso lingua di carne o voce d’angelo o fragore di nube o enigma di parabola, ma lui direttamente, da noi amato in queste cose, lui direttamente udissimo senza queste cose, come or ora protesi con un pensiero fulmineo cogliemmo l’eterna Sapienza stabile sopra ogni cosa, e tale condizione si prolungasse, e le altre visioni, di qualità grandemente inferiore, scomparissero, e quest’unica nel contemplarla ci rapisse e assorbisse e immergesse in gioie interiori, e dunque la vita eterna somigliasse a quel momento d’intuizione che ci fece sospirare: non sarebbe questo l'”entra nel gaudio del tuo Signore”? Si era convinta, in altre parole, che il metodo della contrapposizione aperta non serviva. Conversavamo, dunque, soli con grande dolcezza. Il 9 aprile 1430 le sue reliquie furono traslate a Roma nella chiesa di San Trifone, oggi di Sant'Agostino, e poste in un pregiato sarcofago, opera di Isaia da Pisa (XV secolo). Con Agostino lasciò Milano diretta a Roma, e poi a Ostia, dove affittarono una casa, in attesa di una nave in partenza per l'Africa. Condotto il discorso a questa conclusione: che di fronte alla giocondità di quella vita il piacere dei sensi fisici, per quanto grande e nella più grande luce corporea, non ne sostiene il paragone, anzi neppure la menzione; elevandoci con più ardente impeto d’amore verso l’Essere stesso, percorremmo su su tutte le cose corporee e il cielo medesimo, onde il sole e la luna e le stelle brillano sulla terra. 27 agosto: Tagaste, attuale Song-Ahras, Algeria, 331 - Ostia, Roma, 27 agosto 387. Visse per Agostino Non è facile esagerare l’importanza che il rapporto con sua madre Monica ha avuto nel percorso esistenziale di Agostino. E mentre ne parlavamo e anelavamo verso di lei, la cogliemmo un poco con lo slancio totale della mente, e sospirando vi lasciammo avvinte le primizie dello spirito, per ridiscendere al suono vuoto delle nostre bocche, ove la parola ha principio e fine. Senza la sua costanza, le sue lacrime, le sue preghiere, la sua passione per il figlio, la Chiesa e l'umanità oggi non avrebbero quel genio e quel santo che è il figlio. Con quel figlio – ma forse vale per tutti i figli – l’amore sarebbe stato più efficace della fierezza, al metodo della severità era preferibile quello della dolcezza, della persuasione, della pazienza. Aveva 56 anni. La tenacia, la dolcezza e la sensibilità di Monica fanno di lei la patrona delle donne sposate e delle madri. Ebbe un altro figlio, Navigio, e una figlia di cui si ignora il nome. Diversamente dall'usanza comune, che non permetteva alle donne di studiare, ricevette una buona educazione e fin da giovane lesse e meditò la Bibbia. Di questo soggiorno Agostino racconta nelle Confessioni l’episodio noto come estasi di Ostia. Fu comunque, Signore, tu sai, il giorno in cui avvenne questa conversazione, e questo mondo con tutte le sue attrattive si svilì ai nostri occhi nel parlare, che mia madre disse: “Figlio mio, per quanto mi riguarda, questa vita ormai non ha più nessuna attrattiva per me. Non vedi che dove sei tu, là c’è anche lui?” e così scorge il figlio vicino a lei. Patrizio morì l'anno seguente; Monica aveva 39 anni e prese in mano la direzione della casa e l'amministrazione dei beni. Il giovane professore dovette rifugiarsi presso l’amico e mecenate Romaniano. L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail! Monica si spense il 27 agosto del 387: Il suo corpo rimase per secoli nella chiesa di Sant'Aurea di Ostia, poi traslato a Roma nella chiesa di San Trifone, oggi di Sant'Agostino.

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