pizza al tegamino

Nel corso degli anni dieci del XXI secolo però, grazie anche alla generale riscoperta dei prodotti gastronomici locali e tipici, la pizza al tegamino ha conosciuto un vero e proprio risorgimento[1][2][3][4][6], con l'apertura di nuovi locali specializzati e con l'ampliamento di molte delle pizzerie storiche. Questo è il tuo primo articolo. La due varianti tradizionali, storicamente disponibili anche nelle pizzerie che offrivano il minor numero di varietà, sono alla marinara e margherita, entrambe con una spolverata di origano. Grazie alla cottura nel suo contenitore diventava  più alta e soffice di quella al mattone, con una crosta sottile e con il fondo lievemente fritto per via dell’olio con cui si ungeva il tegame prima dell’infornata. Il condimento viene completato poco prima della cottura, con l'aggiunta di mozzarella, origano ed eventuali altri ingredienti. Quella al tegamino, dal secondo dopo guerra fino agli anni ottanta è stata la pizza più diffusa a Torino. Articoli di giornale[5] e trasmissioni televisive[8] hanno completato l'opera di riscoperta e divulgazione di questa particolare pizza della tradizione torinese. È comunque opinione concorde che la pizza al tegamino sia nata dal tentativo di velocizzare la produzione della pizza per servire più rapidamente i clienti[2][3][4][6]: l'impasto viene infatti steso nei tegamini e parzialmente condito molto prima della cottura; le fasi di completamento del preparato e del passaggio in forno risultano quindi particolarmente veloci. Nonostante alcuni dibattiti in merito al nome più corretto per designare questa pietanza, i qualificativi al tegamino o al padellino sono parimenti impiegati sia nelle insegne e nei menù delle pizzerie torinesi, sia nel linguaggio comune. La pizza al tegamino ha una storia antica. Ci si dimenticò che la povera pizza al padellino era qualcosa di diverso, con una sua specifica tradizione e con peculiari caratteristiche organolettiche. Quella al tegamino è solo torinese - Il Punto, Le pizze sono tante, ma se sei un vero torinese ami soprattutto quella al padellino, Pizza al tegaminio: riscoperta della tradizione torinese | Agrodolce, Ricetta Pizza al tegamino - Benedetta Parodi - imenudibenedetta.la7.it, A volte ritornano: la pizza nel ruoto | Agrodolce, Ultima modifica il 24 mar 2020 alle 02:00, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pizza_al_tegamino&oldid=111674788, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria. tipologia di pizza realizzata tramite l'ausilio del tegamino, Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Pizza al padellino: le 12 migliori di Torino | Dissapore, Le 8 migliori pizzerie al tegamino di Torino, Dove mangiare la pizza al padellino a Torino. Durante questa fase di riposo, che può durare anche fino a 24 ore[4], l'impasto si giova di una seconda lievitazione[3][6] che rende il prodotto particolarmente soffice. Questo tipo di pizza si contraddistingue per la doppia lievitazione dell'impasto[3][6] e per la cottura al forno all'interno d'una piccola padella o d'un piccolo tegame (ossia una bassa teglia circolare in alluminio[1][2][4][5][6] oppure in ferro[1][4] e priva di manici) reso antiaderente mediante un velo d'olio d'oliva[2][8]. La pizza al tegamino, anche detta “al padellino”, è una tipica tradizione piemontese. Probabilmente è anche merito suo e dei discendenti che ne hanno portato avanti la tradizione, se a Torino la gente ha cominciato a riscoprire questo semplice piatto che ha ritrovato, negli ultimi, anni una seconda gloriosa giovinezza. Una tradizione la vuole figlia d'un pizzaiolo torinese desideroso d'accelerare i tempi di produzione[4][6]; secondo un'altra tradizione, invece, sarebbe stata inventata in città da ristoratori toscani[4][5], ipotesi suggerita sia dal fatto che le principali pizzerie storiche torinesi erano gestite da famiglie toscane, sia dalla consolidata abitudine - tuttora in voga - di far precedere la pizza al tegamino da una porzione di farinata di ceci[1][3], preparazione tipica della cucina toscana, ma in verità anche ligure e basso-piemontese. L'impasto, simile a quello della pizza napoletana, è steso nel tegamino monoporzione (solitamente avente un diametro compreso tra 20 e 25 centimetri[1][4][5]), parzialmente condito con pomodoro[1][4], e quindi lasciato riposare fino al momento della cottura. Modificalo o cancellalo e inizia a creare il tuo blog! La stessa che è possibile ritrovare, ancor oggi, fumante sui tavoli di piazza Vittorio e che richiama, dalla città a da fuori, un gran numero di “aficionados”. In qualsiasi ristorante o piola (come vengono chiamate le osterie nel capoluogo sabaudo) era possibile … 6 indirizzi da non perdere - Gambero Rosso, La pizza? La pizza al tegamino (o al padellino) è una specialità culinaria tipica della città di Torino.Questo tipo di pizza si contraddistingue per la doppia lievitazione dell'impasto e per la cottura al forno all'interno … In Argentina viene preparata una pizza simile, denominata pizza al molde. In Campania esiste una pizza tipica locale che ha alcuni punti di contatto con la pizza al tegamino, la pizza nel ruoto[9]. Se volete riscoprire la ricetta dell’autentica pizza al tegamino torinese e gustarla in una delle più rinomate pizzerie storiche di Torino centro, telefonate al numero +39 011 888836 e prenotate uno dei nostri tavoli nel fantastico dehor su Piazza Vittorio. Comune offrire anche una versione rinforzata, ossia con una maggior quantità di mozzarella, in cambio d'un modico sovrapprezzo. Poi cominciarono ad aprire le pizzerie “al mattone”, con la pizza napoletana che era grande e sottile, ed aveva la fama di essere “la vera pizza”. La cottura al forno (tipicamente a legna, ma anche elettrico) produce sulla pasta a contatto col tegamino oliato un parziale effetto localizzato di frittura[6][8] che rende questo tipo di pizza morbido e fragrante al tempo stesso, unendo la sofficità e lo spessore della focaccia alla croccantezza della pizza al mattone. Con questo sistema alternativo di preparazione, la pizza al tegame acquisiva nuove caratteristiche organolettiche. All’epoca era possibile acquistare anche la classica pizza al mattone, ma non esistendo un vero e proprio metro di confronto con la pizza napoletana “buona”, molti locali spesso offrivano uno scadente preparato industriale di scarsa qualità. Rispetto alla pizza classica ovvero quella della tradizione napoletana, è più piccola, più alta e più croccante. La minore quantità di lievito presente nell’impasto (in proporzione di 1 a 4) rendevano oltretutto la pizza al tegamino molto più digeribile rispetto alla classica pizza napoletana. Quando, alla fine degli anni ’90, nella capitale piemontese si affermarono pizzerie che riproducevano fedelmente l’autentica ricetta partenopea la pizza al tegame venne relegata ad un ruolo di second’ordine, spesso accostata e assimilata alla sua dozzinale compagna di forno. Benvenuto in WordPress. La pizza al tegamino (o al padellino) è una specialità culinaria tipica della città di Torino[1][2][3][4][5][6][7]. Le origini della pizza al tegamino sono incerte e non ne è noto l'inventore. A queste caratteristiche fu invece sempre molto attento, © 2019 Da Michele | Tomagra Sas - P.IVA 04909910012 |. È generalmente poco conosciuta al di fuori della regione subalpina[5]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 24 mar 2020 alle 02:00. L'apertura dei più antichi locali di vendita di pizze al tegamino risale agli anni trenta del XX secolo, e a partire dai successivi anni cinquanta si ha la certezza che il prodotto fosse regolarmente in commercio ed apprezzato. La pizza al tegamino è prodotta quasi unicamente a Torino[3][4] e, in misura minore, nelle altre località del Piemonte[8] ed in Emilia. Fino agli anni sessanta del Novecento la pizza al tegamino era pressoché l'unico tipo di pizza servito sotto la Mole[1][3][4]. In passato, dal dopoguerra fino ai primi anni ’70, era quasi l’unica pizza che si potesse gustare a Torino. In seguito, anche per via della massiccia immigrazione dal sud Italia, l'apertura di numerose pizzerie classiche portò ad un cambiamento nelle abitudini degli acquirenti, tanto che agli inizi del nuovo millennio la pizza al tegamino poteva dirsi essere divenuta una specialità di nicchia[1][3][4]. La tradizionale pizza napoletana, cotta in forno senza l'uso del tegamino, viene invece localmente denominata pizza al mattone[7]. Il tegame in allumino in cui l’impasto veniva colato, serviva, oltre a proteggere la pizza dall’impasto di ceci in cottura, a creare dosi monoporzione.

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