mosè figlio di abramo

Come primo atto del suo regno, infatti, Giosafat "si fortificò contro Israele. Ma quando andai a controllare rimasi di stucco: gli antenati di Eli non vengono citati da nessuna parte. It is quite unacceptable to conclude that Moses had not provided for his son's future, leaving Joshua to effect the necessary arrangements. Judges 1,16 and 4,11 states that Hobab and his descendants inherited territory in the middle of Israel, a sure sign that he had accepted Moses' offer, had joined him and that the latter had kept his promise. E’ più che ovvio, infatti, che i suoi discendenti, titolari del tempio di Silo, abbiano conservato gelosamente la documentazione relativa all’Esodo, al tempio tenda, alle leggi e ai cantici scritti da Mosè e riposti nell’arca. Non riuscivo a capire se e quale potesse essere il nesso fra le due cose, che comunque avevano una cosa in comune: riguardavano entrambe Mosè. Figli di Gherson: Sebuel il primo. Non così nei libri successivi: sparita la figura di Mosè, il ruolo della sua famiglia doveva essere divenuto troppo rilevante per farla sparire senza lasciare tracce. E doveva essere una persona di straordinaria importanza, come appunto un discendente diretto di Mosè. Da un lato c’erano i sacerdoti discendenti di Eli, Zadok con 22 "elef", fra cui evidentemente tutti i discendenti di Eliezer, a cui va aggiunto Ebiatar e la sua famiglia, al servizio di Davide fin dal primo momento; dall’altro i leviti, fra cui specificamente la famiglia di Aronne, con a capo Ioiadà, che non erano sacerdoti. Fin dalla spartizione la città di Silo, situata nel territorio montagnoso di Efraim, si era imposta come una delle località più importanti della Palestina. La restaurazione di questa alleanza fu la restaurazione del Vangelo negli ultimi giorni, poiché mediante questa tutte le nazioni della terra sono benedette (Gal. Moses was obliged to marry one of Hobab's daughters in a second marriage; this woman was probably the "Cushite wife" who was the object of a quarrel at Hazeroth between Moses and Miriam, Aaron's sister (Nm.12,! Non tutti gli ebrei deportati a Babilonia avevano fatto ritorno a Gerusalemme: la maggior parte era rimasta nel paese e fra essi certamente qualche membro della famiglia sacerdotale. Nessuno, però, parla mai della famiglia formata dallo stesso Mosè, dei suoi figli e dei suoi discendenti. Che si trattasse di un fatto intenzionale non c’è dubbio: discendenze del genere non si dimenticano, tanto meno nel giro di poche generazioni. Più tardi questa conclusione doveva risultare importante per determinare l’ubicazione della tomba di Mosè. Nel "libro della legge" originale era certamente scritto che la città di Silo era stata assegnata alla famiglia di Mosè e che ad essa era dovuta obbedienza da parte del popolo ebraico. Quando si arriva ai leviti viene citato espressamente "Ioiadà, capo della famiglia di Aronne, e con lui tremilasettecento; e Zadok, potente giovane di valore, e il casato dei suoi antenati con ventidue capi"4. Ma proprio per questo mi appariva incredibile, enorme, che il Pentateuco non dicesse più una sola parola su di loro. Ormai mi ero rassegnato all’idea dell’inutilità di quella ricerca, quando scoprii un passo, 1 Sam.2,27, in cui il censore lascia filtrare qualche informazione in merito ad un grande antenato di Eli, ovviamente senza riportarne esplicitamente il nome: "Un giorno venne un uomo di Dio a Eli e gli disse: ‘Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato al tuo antenato mentre gli ebrei si trovavano in Egitto come schiavi nella casa del faraone? Quando fuggì dall’Egitto, si rifugiò nel paese dei madianiti e trovò ospitalità presso Ietro, "che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. Mi detti perciò ad esaminare i libri successivi alla loro ricerca. A maggior ragione, quindi, la famiglia vera e propria di Mosè doveva aver avuto, all'atto della spartizione, una parte adeguata ai meriti e alla posizione del capostipite. Non appena congedato il suocero Ietro, Mosè, con tutto il popolo ebraico, "nel 20° giorno del 2° mese del 2° anno" (Num. 2:10–11). Quel che deve essere accaduto è che fu ritrovato non il libro originale, che doveva essere in esemplare unico, ma una delle copie didattiche prodotte dal re Giosafat, grossolanamente censurata. It is interesting to note, regarding this, that the censorship was not very thorough, limited to a cancellation of the main passages and neglecting the finer details. Invece nulla: i figli di Mosè non sono mai nominati, neppure di sfuggita. This fact may not have any great importance in itself, since Moses had no offspring from this union. Molti studiosi sottolineano le inesattezze ed evidenti esagerazioni del racconto, sostenendo che si tratti di pura invenzione. Che Silo rivestisse un ruolo centrale nelle vicende della Israele dei Giudici, prima cioè che Davide e Salomone consacrassero Gerusalemme quale centro religioso e politico della nazione, l’avevo dedotto fin dal penultimo capitolo di Genesi, dove Giacobbe riunisce tutti i suoi figli per benedirli e preannunziare "quello che vi accadrà nei tempi futuri". 2:11) e contrasse il matrimonio celeste, che è l’alleanza dell’Esaltazione (DeA 131:1–4; 132:19, 29). Bastava che controllassi gli antenati del titolare del santuario di Silo ai tempi di Samuele, per scoprire chi l’aveva avuta in sorte all’atto della spartizione. Dovendo scegliere fra i due, mi pareva praticamente obbligato ritenere che il grande antenato di Eli fosse lo stesso Mosè. Ma la Bibbia non lo dice e la cosa mi pareva piuttosto strana. E fu qui, ad Azerot, che accadde un fatto riportato in Numeri 12: "Miriam e Aronne parlarono contro Mosè a causa della donna cushita che aveva preso: poiché aveva preso una donna cushita.". A maggior ragione, pensavo, dovevano essere citati gli antenati del gran sacerdote Eli, titolare del tempio, il personaggio più importante di Israele a quell’epoca. Quando ne sentii parlare per la prima volta, pensai subito che forse Binyamin da Tudela poteva offrire qualche indicazione indipendente in merito alla discendenza della famiglia sacerdotale. 52, 11 - Vittoria su Amalek: Es.17,14; tappe dell’Esodo: Nm.33,7; discorsi, leggi e regolamenti: Es.34,4; 34,27; Dt. a) Il figlio Amilcare b) Gioacchino c) Giosuè d) Ismaele e) Efraim f) Manasse 20) Dove è la tomba di Mosè a) In Egitto b) In Israele c) Non si sa Da Abramo a Mosè Share Share Moses himself saw to it that after the conquest of Palestine the supremacy over the Jewish people should pass from Judah's family to his own, and the Shiloh Sanctuary was the instrument together with the Law and other of Moses’ dispositions through which that primacy was effected. All traces of this branch are lost immediately, beginning from the first generation. Si tratta quasi certamente di Giosafat, il re salito sul trono di Giuda intorno all’870 a.C.. Giosafat volle divulgare il contenuto del "libro della Legge" direttamente al popolo, cosa che non era mai stata fatta in precedenza, e perciò "mandò i suoi ufficiali nelle città di Giuda: avevano con sé il libro della legge del Signore e percorsero tutte le città di Giuda, istruendo il popolo" (2 Cr.17,7). Di ogni città vengono indicati il numero degli abitanti ebrei, la lista delle personalità illustri, in massima parte rabbini e studiosi della Bibbia, la presenza di scuole e centri di studi biblici e ogni altra particolarità di interesse da un punto di vista religioso ebraico. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire, perché tu hai portato l’arca del Signore davanti a Davide mio padre. In tutta la Bibbia appare evidente la straordinaria importanza che il popolo ebreo ha sempre attribuito alla famiglia e alla discendenza. Chi seppellì Mosè? 3:8–9, 29; DeA 110:12; 124:58; Abr. Segno evidente che egli aveva accettato le offerte di Mosè, unendosi a lui, e che questi aveva mantenuto le sue promesse. Ma egli gli rispose: "Non verrò, ma andrò al mio proprio paese e ai miei parenti". Se Zippora e i suoi figli se ne fossero andati con lui, il racconto dovrebbe averlo riportato. Obab era fratello, o fratellastro, di Zippora e quindi cognato di Mosè; lo incontriamo per la prima volta in Numeri 10, quando Mosè si accinge a lasciare il monte Horeb. La Bibbia dice che Ebiatar fu l’unico superstite della famiglia di Achimelec sfuggito al massacro di Nob. Furono date loro: … Hebron e i suoi pascoli, Libna e i suoi pascoli, Jattir e i suoi pascoli, Estemona e suoi pascoli, Holon e i suoi pascoli, Debir e i suoi pascoli, Ajin e i suoi pascoli, Jutta e i suoi pascoli, Bet-Semes e i suoi pascoli: nove città di quelle due tribù (Giuda e Simeone). Ma se i motivi per tacere o censurare ogni informazione in merito alla tomba di Mosè erano evidenti, verosimilmente per evitarne la profanazione ed il saccheggio, non altrettanto lo erano i motivi per tacere, o censurare, informazioni relative alla famiglia del profeta. Prima di Esdra, però, la famiglia sacerdotale doveva proclamare apertamente la propria discendenza da Mosè e la cosa doveva essere universalmente nota. Con un po’ di fortuna avrei potuto trovarne la prova. Mi ero imbattuto in questo problema proprio meditando sulle circostanze della morte di Mosè e sull’incredibile esiguità di notizie che la Bibbia fornisce in proposito. Ma c’era anche un ultimo particolare che attirò subito il mio interesse, e cioè il fatto che i Daniti, "misero in onore per proprio uso la statua scolpita, che Mica aveva fatta, finché la casa di Dio rimase a Silo". Niente da fare. Fu allora che si diedero ufficialmente, come antenati, i due figli di Aronne: Zadok fu congiunto ad Eleazaro, per ribadire il suo primato nel sacerdozio; Achimelec, padre di Ebiatar, fu collegato a Itamar, senza però riferire in nessun luogo i dettagli della sua genealogia. Nella sua relazione di viaggio, Binyamin da Tudela si sofferma a lungo nella descrizione di una delle più grandi comunità ebraiche dell’epoca, quella residente a Bagdad, l’antica Babilonia, formata in gran parte da discendenti di deportati ebrei che non seguirono Esdra e Zedechia nel loro viaggio di ritorno a Gerusalemme. Per verificarlo con certezza gli è stato chiesto di sacrificare la cosa che aveva più cara: il figlio. La caratteristica di questo "Ititnerario" è che non si tratta del classico libro di viaggio, con avventure e imprese meravigliose. I leviti ebbero in tutto 48 città, distribuite fra le varie tribù, che sono nominate una ad una. Il libro di Giosuè - Spartizione della Palestina fra le famiglie israelite. Il regno di Giuda sopravvisse in condizioni di vassallaggio. Abramo obbedì e Dio mandò un angelo che gli fermò in tempo la mano e gli mostrò un ariete da immolare, mostrando così di essere contrario ai sacrifici umani. Il santuario presso cui le tribù si erano riunite, quindi, doveva essere quello di Silo, il quale, come più tardi quello di Gerusalemme e come tutti i luoghi di culto a quell’epoca, era verosimilmente costruito in posizione elevata, su un "mizpà", appunto. Esercitarono il sacerdozio Eleazaro e Itamar.

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