lettera agli apostoli

3Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e lo gettava sul fuoco, una vipera saltò fuori a causa del calore e lo morse a una mano. 33Fino allo spuntare del giorno Paolo esortava tutti a prendere cibo dicendo: «Oggi è il quattordicesimo giorno che passate digiuni nell’attesa, senza mangiare nulla. 10La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza. 30Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». 19Questi, agendo con inganno contro la nostra gente, oppresse i nostri padri fino al punto di costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non sopravvivessero. 45E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; 46li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. 2Trovata una nave che faceva la traversata per la Fenicia, vi salimmo e prendemmo il largo. Rimaneva stupito nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano. Dopo un resoconto riassuntivo del ministero di Gesù contiene istruzioni catechetiche del Signore risorto agli apostoli, con tono prevalentemente anti-gnostico Il giorno seguente partì con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. 7Terminata la navigazione, da Tiro approdammo a Tolemàide; andammo a salutare i fratelli e restammo un giorno con loro. 59E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 8Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. 24Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi. 25Essi poi, dopo aver testimoniato e annunciato la parola del Signore, ritornavano a Gerusalemme ed evangelizzavano molti villaggi dei Samaritani. 23So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 8Pietro le chiese: «Dimmi: è a questo prezzo che avete venduto il campo?». Ecco qui alla porta quelli che hanno seppellito tuo marito: porteranno via anche te». 42Mentre uscivano, li esortavano ad annunciare loro queste cose il sabato seguente. 13Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli, ascoltatemi. 13Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. 32E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, 33perché Dio l’ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: 1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 14Quando ci ebbe raggiunti ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene. 17Frattanto, nella sinagoga, discuteva con i Giudei e con i pagani credenti in Dio e ogni giorno, sulla piazza principale, con quelli che incontrava. 16E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi. 33Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. 8Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corinzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare. 20Oppure dicano i presenti stessi quale colpa hanno trovato quando sono comparso davanti al sinedrio, 21se non questa sola frase, che io gridai stando in mezzo a loro: “È a motivo della risurrezione dei morti che io vengo giudicato oggi davanti a voi!”». 14Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare. 34Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro. 4Al vedere la serpe pendergli dalla mano, gli abitanti dicevano fra loro: «Certamente costui è un assassino perché, sebbene scampato dal mare, la dea della giustizia non lo ha lasciato vivere». 4Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e l’importo della vendita non era forse a tua disposizione? 28Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. 16Mentre passavamo sotto un isolotto chiamato Cauda, a fatica mantenemmo il controllo della scialuppa. Dopo un resoconto riassuntivo del ministero di Gesù contiene istruzioni catechetiche del Signore risorto agli apostoli, con tono prevalentemente anti-gnostico. giorno grande e glorioso. 15Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: 3Saulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere. 30Ma Dio lo ha risuscitato dai morti 31ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo. 13Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. 18note da sempre. 55Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio 56e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». 3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ti ha riempito il cuore, cosicché hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo? 6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 27Quest’uomo è stato preso dai Giudei e stava per essere ucciso da loro; ma sono intervenuto con i soldati e l’ho liberato, perché ho saputo che è cittadino romano. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui. 2Salimmo su una nave della città di Adramitto, che stava per partire verso i porti della provincia d’Asia, e salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macèdone di Tessalònica. 10Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? 15Salpati da qui, il giorno dopo ci trovammo di fronte a Chio; l’indomani toccammo Samo e il giorno seguente giungemmo a Mileto. ed essi profeteranno. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». 21Pietro scese incontro a quegli uomini e disse: «Eccomi, sono io quello che cercate. Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. 11alcuni sono nati ebrei, altri invece si sono convertiti alla religione ebraica. 17Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte; 25ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta. 22La folla acclamava: «Voce di un dio e non di un uomo!». 20Come ebbero ascoltato, davano gloria a Dio; poi dissero a Paolo: «Tu vedi, fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e sono tutti osservanti della Legge. 16E li fece cacciare dal tribunale. 9Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedonia e aiutaci!». 23Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo, 24ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. 12Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. 9Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. 2Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. Volendo fare cosa gradita ai Giudei, Felice lasciò Paolo in prigione. 34Appena s’accorsero che era giudeo, si misero tutti a gridare in coro per quasi due ore: «Grande è l’Artèmide degli Efesini!». 6Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. 7Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? 5Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno. 11Ed ecco, in quell’istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe. 25Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: 26lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. 24Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, 25tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti. 1Quando fu deciso che ci imbarcassimo per l’Italia, consegnarono Paolo, insieme ad alcuni altri prigionieri, a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta. 8E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; 9e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. 48L’Altissimo tuttavia non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo, come dice il profeta: 10Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. 14Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, 15perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. Detto questo, sciolse l’assemblea. 3Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. 29Avevano infatti veduto poco prima Tròfimo di Èfeso in sua compagnia per la città, e pensavano che Paolo lo avesse fatto entrare nel tempio. [7] 8Interrogandolo, potrai sapere di persona da lui tutte queste cose delle quali noi lo accusiamo». 18E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio. 44Nel deserto i nostri padri avevano la tenda della testimonianza, come colui che parlava a Mosé aveva ordinato di costruirla secondo il modello che aveva visto. Come i vostri padri, così siete anche voi. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani. 12Quando vide l’accaduto, il proconsole credette, colpito dall’insegnamento del Signore. 37Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero. 32Giuda e Sila, essendo anch’essi profeti, con un lungo discorso incoraggiarono i fratelli e li fortificarono. Erano quelli i giorni degli Azzimi. Lettera agli apostoli e' un libro di Corcione, Claudio Giuseppe <1957- > pubblicato da LER. 10Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo. 17Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome». Un grande timore si diffuse in tutti quelli che ascoltavano. 42I soldati presero la decisione di uccidere i prigionieri, per evitare che qualcuno fuggisse a nuoto; 43ma il centurione, volendo salvare Paolo, impedì loro di attuare questo proposito. 26Si sollevarono i re della terra 17Da Mileto mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa. 21Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare». 29Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. 25Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, 26uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, 53voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». 16Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo”. 1Paolo si recò anche a Derbe e a Listra. 1Cessato il tumulto, Paolo mandò a chiamare i discepoli e, dopo averli esortati, li salutò e si mise in viaggio per la Macedonia. Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così: 2«Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi difendere oggi da tutto ciò di cui vengo accusato dai Giudei, davanti a te, 3che conosci a perfezione tutte le usanze e le questioni riguardanti i Giudei. e segni quaggiù sulla terra, E così Abramo generò Isacco e lo circoncise l’ottavo giorno e Isacco generò Giacobbe e Giacobbe i dodici patriarchi. 26Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. 11Poi risalì, spezzò il pane, mangiò e, dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. 2Quando sentirono che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancora più silenzio. 9Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. 22Ci sembra bene tuttavia ascoltare da te quello che pensi: di questa setta infatti sappiamo che ovunque essa trova opposizione». Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; 13nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. 11Un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in tutti quelli che venivano a sapere queste cose. 20Da vari giorni non comparivano più né sole né stelle e continuava una tempesta violenta; ogni speranza di salvarci era ormai perduta. 15In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli – il numero delle persone radunate era di circa centoventi – e disse: 16«Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. 14Giuseppe allora mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, in tutto settantacinque persone. 11Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalònica e accolsero la Parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così. 7Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. 34Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». 2Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 36Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nel suo tempo, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio. 24Allora Festo disse: «Re Agrippa e tutti voi qui presenti con noi, voi avete davanti agli occhi colui riguardo al quale tutta la folla dei Giudei si è rivolta a me, in Gerusalemme e qui, per chiedere a gran voce che non resti più in vita. 33Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. 7Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? 17Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia gente e a offrire sacrifici; 18in occasione di questi, mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. 39Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». 9Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, 10ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. 19Farò prodigi lassù nel cielo 2Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l’accusa dicendo: «La lunga pace di cui godiamo, grazie a te, e le riforme che sono state fatte in favore di questa nazione, grazie alla tua provvidenza, 3le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine. Non hai mentito agli uomini, ma a Dio». 17Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo. 19Ma i padroni di lei, vedendo che era svanita la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città. Quello disse: «Conosci il greco? 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 23Il giorno dopo Agrippa e Berenice vennero con grande sfarzo ed entrarono nella sala dell’udienza, accompagnati dai comandanti e dai cittadini più in vista; per ordine di Festo fu fatto entrare Paolo. 16Paolo, mentre li attendeva ad Atene, fremeva dentro di sé al vedere la città piena di idoli. 7Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. 7Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? e non comprendano con il cuore 1Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 32Allora i soldati tagliarono le gómene della scialuppa e la lasciarono cadere in mare. E all’istante lo spirito uscì. 26Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, 27perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio. 23Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un dio ignoto”. 20Cose strane, infatti, tu ci metti negli orecchi; desideriamo perciò sapere di che cosa si tratta». 27Poi, continuando a conversare con lui, entrò, trovò riunite molte persone 28e disse loro: «Voi sapete che a un Giudeo non è lecito aver contatti o recarsi da stranieri; ma Dio mi ha mostrato che non si deve chiamare profano o impuro nessun uomo. 11Il centurione dava però ascolto al pilota e al capitano della nave più che alle parole di Paolo. 27Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, 4Allora, uscito dalla terra dei Caldei, si stabilì in Carran; di là, dopo la morte di suo padre, Dio lo fece emigrare in questa terra dove voi ora abitate. 9Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 6Egli è ospite presso un tale Simone, conciatore di pelli, che abita vicino al mare». 4Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: 5«Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. 29E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, 30stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù». 43Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone, conciatore di pelli. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. 9Il giorno dopo, mentre quelli erano in cammino e si avvicinavano alla città, Pietro, verso mezzogiorno, salì sulla terrazza a pregare. 10della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Si presentarono alla casa di Giasone e cercavano Paolo e Sila per condurli davanti all’assemblea popolare. 45Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. 8L’angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». 11Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro».

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