la trinità masaccio

La presenza di quest’iscrizione all’interno di questa scena è inspiegabile, senza contare che non ci sono iscrizioni o stemmi che permettano di dare un’identità ai 2 personaggi inginocchiati. Per la prima volta il tutto venne collocato in una grandiosa architettura dipinta, che è quindi uno spazio terreno, frutto dell'attività umana. La Trinità è un affresco di Masaccio, conservato nella terza campata della navata sinistra della basilica di Santa Maria Novella a Firenze.L'affresco è stato dipinto nel 1427-28, poco prima della partenza per Roma.Si trova nella parete della terza campata, nella navata sinistra. Ah si? L’incarico del Vasari consiste anche nel ridecorare e modificare la zona in cui si c’è la Trinità di Masaccio. Hai visto la volta a botte che sta dietro Cristo ed il Padre? « Quello che vi è bellissimo, oltre alle figure, è una volta a mezza botte tirata in prospettiva. "La La and Tessa show us authentic Italian. Anche la porta laterale fu chiusa dal Vasari. Secondo altri studiosi, invece, è una normale struttura sopraelevata. Cliquez sur une vignette pour l’agrandir. Dove si trova: Basilica di Santa Maria Novella, Firenze. Anche la disposizione alternata e incrociata del colore degli abiti contribuisce a creare un solido effetto di simmetria ed equilibrio. Se Masaccio dimostrò di aver assimilato a fondo la lezione di Brunelleschi riguardo alla spazialità prospettica, diversa è la poetica che il pittore usò nell'insieme. Il écrit : « Sono le opere sue in Fiorenza, in Santa Maria Novella, una Trinità è posta sopra l'altar di S. Ignazio, e la Nostra Donna e S. Giovanni Evangelista [...] Ma quello che vi è bellissimo, oltre alle figure, è una volta a mezza botte tirata in prospettiva, e spartita in quadri pieni di rosoni che diminuiscono e scortano così bene che pare che sia bucato quel muro. La Trinità infatti è rappresentata con una prospettiva dal basso che corrisponde ai piedi della croce. Lo studioso ci fornisce una descrizione perfetta di questo misterioso capolavoro. Le 2 figure sono della stessa dimensione. Più in basso, su di un terzo piano prospettico ancor più prossimo a chi guarda, stanno le due figure inginocchiare dei personaggi in omaggio ai quali l'opera è stata eseguita, forse gli stessi committenti o donatori. La composition typique est celle verticale du Trône de grâce : la Trinité chrétienne comporte Dieu le Père soutenant la croix de son fils Jésus-Christ et le Saint-Esprit, représenté sous la forme d'une colombe entre eux deux. E' stata riaperta nel 2000 in occasione del Giubileo, in modo da permettere una corretta visualizzazione della Trinità di Masaccio, così come doveva essere in passato. Innanzitutto non è chiaro cosa simboleggi lo spazio sotto la volta a botte: se una cappella, una tomba, la cappella del Golgota, il tabernacolo di Davide o l'anticamera del Paradiso[3]. Masaccio sceglie di ritrarre il santo con addosso un mantello rosso, le mani giunte e lo sguardo rivolto alla croce, esattamente come suggerisce la tradizione. Goffen (1980) ha suggerito che la posizione evocasse nello spettatore quella del sacerdote quando durante la messa solleva l'eucaristia, quale simbolo del sacrificio. Masaccio, lui, a choisi de peindre le squelette d'Adam tout entier, couché sur son sarcophage, dans l'axe de la croix. Alcune ipotesi indicano una possibile lettura verticale dell’opera (dal basso verso l’alto). Fu Giorgio Vasari ad occuparsi per primo della conservazione dell’opera. Qui l’artista invece sceglie di rappresentare Dio in piedi e che sorregge il figlio crocifisso. I toni scuri ricordano il periodo gotico che si è concluso un paio di secoli prima dell’avvento del Masaccio. [4] f Spike, cit., pag. In quella data il dipinto fu riscoperto e iniziarono le prime operazioni di conservazione. Potrebbe essere: Hai notato che il Padre è scalzo ed ha i piedi su uno strano sostegno? Note per i Catechisti Catechesi degli adulti Riferimenti al Catechismo della Chiesa Cattolica(CCC): 599-618, 199-227, 232-248, 249-260, 268-274, 422-424, 430-435, 683-701, Nel 1570 Giorgio Vasari sovrappose all'affresco un altare di pietra e la tavola della Madonna del Rosario ora esposta nella cappella Bardi, in esecuzione del testamento di Camilla di Pietro Capponi, vedova di Pietro Arrighetti. L'evidenza sembra suggerire semplicemente una combinazione tra un monumento funebre e una rappresentazione della Trinità. Un article de Wikipédia, l'encyclopédie libre. Nel tuo disegno viene indicata la sola architrave. Nelle precedenti rappresentazioni della Trinità lo sfondo era sempre o fatto d'oro oppure di cielo. È citata all’interno della Bibbia e secondo la tradizione è stato Mosè ad ordinare la costruzione di tale oggetto, simbolo della presenza di Dio tra il popolo. Su di un piano inferiore e, nell'illusione prospettica, più prossime allo spettatore stanno le figure statuarie di San Giovanni e della Madonna. Les peintres figurent souvent le crâne d'Adam au pied de la croix. Ma il risultato è una riprova della sua impareggiabile abilità. Infine all’interno del vano dove è rappresentata La Trinità è presente una volta a botte con lacunari. L’iscrizione latina invita l’osservatore a meditare sull’ineluttabilità della morte e si definisce un “memento mori” (ricordati che devi morire). Alcuni studiosi si sono spinti fino a disegnare in pianta e in alzato la struttura della cappella, anche se non è possibile ottenere con esattezza le misure e la forma dell'architettura immaginaria[7]. Thank you! Nella terza arcata della navata di sinistra, al posto dell’altare, vi è l’affresco della Trinità di Tommaso Guidi, detto Masaccio (1425-1426). In compenso ci sono alcuni elementi di cui voglio parlarti. Inoltre un tono di rosso meno saturo colora i capitelli delle lesene e delle colonne, i medaglioni e l’architrave. Il dipinto appare monumentale, finalizzato a creare, attraverso l'uso della prospettiva, l'illusione di una cappella popolata da figure alquanto solenni e pesanti, quasi fossero statue policrome. L’opera di Masaccio la Trinità è stata completata nel 1426, quindi Domenico di Lenzo era già morto. In questo modo, l’opera rappresenterebbe il percorso ascensionale verso la salvezza eterna. Leggi il seguito…. Le souci et la rigueur des détails architectoniques révèlent, outre l'intérêt de Masaccio pour le genre, l'influence, voire probablement l'intervention de l'architecte Filippo Brunelleschi par leurs précisions : colonnes et chapiteaux d'ordre ionique au niveau de la voûte, pilastres et chapiteaux d'ordre corinthien sur les flancs, tout ceci rappelant la chapelle Barbadori à Santa Felicita réalisée par Brunelleschi. Ritratto di María Luisa de Borbón y Vallabriga di Francisco Goya è uno dei molti ritratti che l'artista realizzò per la famiglia aristocratica. Ernst Gombrich esprime nei seguenti termini il carattere innovativo del dipinto: «Possiamo immaginare lo stupore dei fiorentini quando, rimosso il velo, apparve questa pittura che pareva aver scavato un buco nel muro per mostrare al di là una nuova cappella sepolcrale, costruita secondo il moderno stile di Brunelleschi. Questo affresco è stata una vera e propria sfida. V LA TRINITA’ TRINITA’ di MASACCIO in Santa Maria Novella, Firenze . Visiterete anche il Cappellone degli Spagnoli (o Sala Capitolare), così detto perchè usato dalla corte di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I. Sotto di essa inoltre è rappresentato un sarcofago con uno scheletro appoggiato al di sopra. Stiamo parlando soprattutto di dettagli architettonici nella parte più esterna dell’affresco. ; pour plus d’indications, visitez le projet Italie. Con La Trinità, Masaccio aprì le porte alla pittura rinascimentale mettendo insieme le principali invenzioni figurative. Le figure assumono così un aspetto monumentale pur non essendo tutte sottoposte a scorcio prospettico. Consulta la pagina: Tesi, tesine o mappe concettuali. Sullo scheletro giacente corre la scritta "IO FU GIÀ' QUEL CHE VOI SETE E QUEL CHI SON VOI ANCOR SARETE". Alessandro Parronchi, entre autres, la date de 1425, au début du travail dans la, Une analyse de la restauration menée par Leonetto Tintori sous la conduite de Procacci en 1950, https://fr.wikipedia.org/w/index.php?title=La_Trinité_(Masaccio)&oldid=159499569, Catégorie Commons avec lien local identique sur Wikidata, Portail:Religions et croyances/Articles liés, licence Creative Commons attribution, partage dans les mêmes conditions, comment citer les auteurs et mentionner la licence. I libri utili alla lettura dell’opera d’arte, La scheda per l’analisi dell’opera d’arte, La scheda per l’analisi dell’opera d’arte, Basilica di Santa Maria Novella di Firenze, Ritratto di María Luisa de Borbón y Vallabriga di Francisco Goya. In questo leggendario testo, Vasari ha riportato la biografia, i capolavori e l’importanza dei più grandi artisti nel corso dei secoli, partendo dall’antichità e concludendo la storia raccontando dei propri contemporanei. La figura umana viene rappresentata all’interno di uno spazio in modo credibile e realistico. Il s'agit d'une fresque de 667 cm de haut sur 317 cm de large réalisée entre 1425 et 1428 environ, sur la troisième travée de la nef gauche de l'église Santa Maria Novella, sous le contrôle, à l'époque, des dominicains. Infatti lo spazio è descritto mediante l’uso di una solida prospettiva geometrica, le figure sono rese volumetriche dal chiaroscuro e le fisionomie diventano reali ed espressive. La scritta recita: IO FU’ GIÀ QUEL CHE VOI SETE, E QUEL CH’I’ SON VOI ANCO SARETE. Al centro viene rappresentata la Santissima Trinità e a fianco sono dipinti i coniugi oranti. [3] Spike, cit., pag. L’affresco esprime così un notevole ordine compositivo che diventa simbolo di razionalità. Con quale tecnica Masaccio ha realizzato questa imponente opera? Venne utilizzato un trifoglio, un triangolo con un occhio dipinto al centro oppure un nodo formato da identici semicerchi intrecciati. Cosa si può fare per conservare questo magnifico affresco? Ci sono diverse possibilità. L’immagine dipinta ne La Trinità di Masaccio raffigura una nicchia all’interno della quale si trova una scena con una crocifissione. Un ulteriore restauro eseguito tra il 1999 ed il 2001 ha consentito un importante, anche se parziale, recupero delle tonalità originali dell'affresco. I 2 committenti che pregano sono i simboli dell’uomo. Le sue opere generalmente sono di piccole dimensioni ma ha realizzato anche pale d'altare e una serie di dipinti raffiguranti La Passione. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Alcuni studiosi si sono spinti fino a disegnare in pianta e in alzato la struttura della cappella, anche se non è possibile ottenere con esattezza le misure e la forma dell'architettura immaginaria[5]. In questo modo, il suo ritratto sarebbe passato alla storia e tutti lo avrebbero ricordato negli anni a venire. In essa si trovano tutti i principali contenuti della cultura umanistica e si ha una perfetta sintesi tra pittura, scultura e architettura. Ma la storia di questo affresco non finisce qui. Masaccio dipinse La Trinità sulla parete della navata sinistra nella Basilica di Santa Maria Novella di Firenze. Oggi voglio fartelo conoscere meglio parlandoti della Trinità. [10] Su questa ipotesi interpretativa si veda François Bœspflug, La Trinitè dans l'art dOccident (1400 – 1460), Presses Universitaires de Strasbourg, 2006, pag 114 - 117, Mariotto di Nardo, Trinità tra due donatori, Basilica-santuario di S. Maria all'Impruneta, Firenze. La scena rappresentata nella parte alta de La Trinità di Masaccio è fortemente tridimensionale. Il suo sguardo è rivolto verso di noi ed addosso ha un vestito blu.Sta guardando dritto verso di noi, ed ha un vestito blu scuro. Guarda la gallery, clicca sulla foto in evidenza, Conferisco il mio consenso al trattamento dei miei dati nell'ambito delle finalità della. Inoltre l’intera scena è illuminata con la stessa fonte luminosa in modo coerente. sicuramente l'opera contiene significati complessi e sovrapposti, senza una singola interpretazione che possa escludere le altre[2]. Dio regge Cristo sulla croce mentre una colomba rappresenta lo Spirito Santo. Ecco, voglio farti notare un piccolo dettaglio. Perché Masaccio ha rappresentato Maria in questo modo? La figura del Padre, pur sembrando gigantesca per un effetto illusorio, non ha tuttavia una statura superiore a quella del Figlio, ma uguale. Mais le prieur de ces années, Benedetto di Domenico di Lanzo, aurait pu la commander à la suite de la disparition de sa femme (deux personnages, un homme et une femme, figurent sur le plan étagé réservé dans ce type de tableau aux donateurs ou commanditaires). Ma l'opera di Masaccio fu la prima rappresentazione di tale iconografia su scala monumentale e la prima ad essere trattata con tanto realismo e con uno sfondo architettonico illusionistico[3]. In questa cornice architettonica sono collocati, secondo una struttura piramidale, le sei figure che popolano la scena in atteggiamento statuario. Quando avrai finito di leggerlo, ti assicuro che: Sei pronto per conoscere per bene la trinità di Masaccio? Si trova a Firenze, nella basilica di Santa Maria Novella: per essere precisi, sta proprio al centro del corridoio sinistro dell’edificio. Nell’affresco intitolato La Trinità di Masaccio si può notare come l’artista completi le sperimentazioni iniziate con la pittura di Giotto. L'opera è ricca di significati iconografici e teologici che Masaccio deve aver dettagliatamente discusso con il committente: sul loro senso gli studiosi si sono lungamente interrogati senza tuttavia giungere a pareri uniformi. Il écrit : Le souci et la rigueur des détails architectoniques révèlent, outre l'intérêt de Masaccio pour le genre, l'influence, voire probablement l'intervention de l'archit… Maria invece è stranamente distaccata e si volge verso chi guarda il dipinto. Essa è raffigurata come donna già avanti negli anni, cinta in un mantello blu; con uno sguardo, non di dolore ma di severa impassibilità, e con il gesto della mano destra essa invita lo spettatore a contemplare la crocifissione del figlio. Nel ‘400 era una cosa usuale che il committente si facesse ritrarre all’interno del lavoro che aveva commissionato. Il dogma della Trinità era dopotutto un tema di importanza fondamentale per i domenicani, proprietari della chiesa, come testimonia la posizione di rilievo dell'affresco all'interno della navata[2]. Vedi quello spazio bianco sotto il suo collo? L'aureola che ne incornicia il capo tocca la volta della cappella facendo apparire gigantesca la sua figura; l'aureola a differenza di prima è raffigurata in scorcio prospettico, segno di irradiazione divina. Misura 317x667 cm ed è universalmente ritenuta una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento nella storia dell'arte. Questo spiega anche perchè il pulpito è così spostato verso la parte inferiore della chiesa. ». Un'ipotesi avanzata (seguendo la testimonianza del Vasari) è che il dipinto funzionasse come pala d'altare al quale era stato accostato un altare per le funzioni religiose in memoria dei defunti: Dio Padre che presenta il figlio crocefisso sarebbe allora un'immagine che simboleggia il sacrificio eucaristico che si compie sull'altare. Masaccio lo rappresenta con addosso una tunica rossa ed un mantello blu; ha una barba lunga ed un’espressione severa. L’illusione ottica della presenza di una profondità alle spalle di Gesù e del Padre. Loro sono rivolti in preghiera verso la Trinità. Devi sapere che per trasferire la scena della Crocifissione sulla tela è necessaria molta cautela ed attenzione. Sai cosa rappresenta? Si tratta dell'ultima opera conosciuta dell'artista, prima della morte avvenuta a soli 27 anni. Sur un trompe-l'œil en fond architectural élaboré (voûte en berceau, à plafond à caissons d'une chapelle en arc de triomphe à colonnes et chapiteaux, entablement à pilastres), est placé au milieu de la scène (et en profondeur perspective) un Christ en croix, dont le patibulum de la croix est soutenu par Dieu le Père, placé immédiatement derrière lui. Il suo obiettivo è preservare questo capolavoro e vuole evitare danni accidentali: per questo fa posizionare l’altare a distanza dall’affresco. È piuttosto evidente il contrasto tra la parte inferiore del dipinto, di sapore ancora marcatamente gotico (come il monumento funebre del cardinale La Grange ad Avignone) e quella superiore con le eleganti architetture e l'uso sapiente della prospettiva, elementi tipici della cultura rinascimentale. Chiusura Nel 1952, quando fu rimosso l'altare che nascondeva lo scheletro ed il sarcofago, si decise di risistemare l'affresco nella sua collocazione originale. Alcuni storici ipotizzano che si possa trattare del priore domenicano Fra’ Benedetto di Domenico di Lenzo. Del committente in realtà non si conosce l’identità. L'opera infatti si è fortunatamente conservata sino a noi grazie al genio di Giorgio Vasari. Secondo loro, potrebbero appartenere alla famiglia Lenzi oppure – uno di loro – alla famiglia Berti. Abbiamo già parlato della collocazione: siamo precisamente in una parete laterale della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. La prima impressione che si ha alla vista dell'affresco è quella di un monumento alla razionalità, con una simmetria e un ordine di iconico misticismo, dove l'immobilità è simbolo dell'atemporalità del dogma cristiano[7]. Consulta anche l’articolo intitolato: La scheda per l’analisi dell’opera d’arte. Masaccio vi fuse inoltre motivi iconografici derivati da altre rappresentazioni, come i due "dolenti del Calvario" (Maria e san Giovanni, di solito ai piedi delle crocifissioni) o il sepolcro. I suoi studi e progetti sulla prospettiva lineare sicuramente hanno avuto un ruolo fondamentale per la realizzazione di questo affresco (tra poco ti spiegherò tutto nel dettaglio). Il soggetto principale raffigurato è costituito dalle figure della Trinità, disposte secondo il modello iconografico chiamato "Trono di Grazia", con il Padre che regge la croce del Figlio, che si diffuse nella pittura fiorentina alla fine del XIV secolo. Il modello iconografico seguito da Masaccio per rappresentare il dogma è quello chiamato “Trono di grazia” diffuso alla fine del XIV a Firenze. È un elemento ricorrente nelle scene della Trinità. ANCOR. La Passione di Cristo che ha permesso il perdono dei peccati degli uomini e rappresenta la promessa della salvezza. Sulle pareti laterali è appena percettibile la presenza di architravi sorretti da colonne doriche. Di solito nel "Trono di Grazia" Dio era seduto in trono, per evocare il tema del Giudizio che segue la Resurrezione; in questo caso invece Dio Padre è raffigurato in piedi. Il suo sguardo non palesa segni di dolore, ma forse solo una rassegnata consapevolezza del destino che doveva compiersi per la salvezza degli uomini[2]. Il dipinto può quindi essere letto verticalmente, dal basso verso l'alto, come ascensione verso la salvezza eterna: in primo piano il sarcofago con scheletro, che ricorda la transitorietà della vita terrena, poi le due figure inginocchiate che pregano (la dimensione umana), poi la Madonna e San Giovanni nel ruolo di santi intercessori, poi ancora la Passione di Gesù, promessa di salvezza, ed infine la gloria del Padre. Al di sotto di quest’ultima, invece, ci sono 2 medaglioni ornamentali. Il chiaroscuro dei panneggi che descrivono i volumi dei committenti è morbido e le ombre colorate con un tono più intenso di rosso. Tra di loro si libera lo Spirito Santo sotto forma di colomba bianca. Il suo sguardo è rivolto verso di noi ed ha la mano alzata con cui sta indicando suo figlio. La potenza illusionistica della volta a botte nello sfondo, fortemente scorciata, impressionò i contemporanei, che non avevano mai visto niente di simile. L'effetto derivante è quello della percezione di un'inclinazione che le rende quasi precipitanti sullo spettatore[5]. Ai piedi della Croce stanno Maria e San Giovanni. Considerando il grande valore che possedeva La Trinità di Masaccio, Vasari predispose alcuni accorgimenti che permisero all’affresco di giungere fino al 1860 quasi integro. Il realismo spaziale di Masaccio non solo voleva ordinare le figure nello spazio, ma era finalizzato a effetti illusionistici che potenziassero a dismisura il messaggio religioso dell'opera. IO. Sai quanti anni aveva? Ora voglio farti capire il significato di quest’opera. La formazione di Masaccio La società di Masolino e Masaccio Confronto di stile: Masaccio e Gentile Lo stile di Masaccio Trittico di San Giovenale Madonna e Sant'Anna Cappella Brancacci Cacciata di Adamo ed Eva Il tributo La Trinità Il biglietto include la visita al bellissimo Chiostro Verde e gli affreschi di Paolo Uccello con scene dall'Antico Testamento, che anche se in cattive condizioni, meritano di essere ammirati. QUEL. Questo panno di cui ti ho appena parlato è stato già utilizzato da Masaccio in un’altra sua opera: la Crocifissione conservata a Napoli. In effetti, questo affresco è totalmente diverso dal medesimo soggetto dipinto dai colleghi del Masaccio. CHE. Nessun documento scritto attesta la data esatta di esecuzione del dipinto e l'identità del committente, nonostante sia raffigurato, con la moglie, ai piedi del dipinto; a proposito di quest'ultimo è stata formulata l'ipotesi che si tratti di un priore domenicano presente in quegli anni nel convento, Fra' Benedetto di Domenico di Lenzo, e che l'opera sia stata eseguita in onoranza di un suo congiunto defunto in quegli anni, forse Berto di Bartolomeo del Banderaio fatto ritrarre nell'affresco assieme a sua moglie Sandra[1]. Dio Padre, al di sopra, sostiene il corpo. Questa è una delle ultime opere di questo famoso artista. La volta infatti conduce lo sguardo in profondità e fa cadere l'occhio sul nodo del dipinto, rappresentato dal punto di unione della Trinità divina. I due committenti sono inginocchiati ai lati del vano che ospita La Trinità. Perché è un grande esperto d’arte e conosce molti pittori di persona. Masaccio. Ponendosi infatti a circa quattro metri di distanza, si ha l'illusione di una cappella che si apre nella navata. Ma dando un’occhiata all’affresco nella sua interezza, secondo te potrebbe esserci una relazione tra il sarcofago in basso e la Trinità in alto? La progettazione dell'opera dovette richiedere parecchi mesi, con un preciso calcolo delle proporzioni che necessita la parziale chiusura della finestra sulla parete per guadagnare altezza[5]. L’impianto compositivo è fortemente simmetrico e i personaggi sono disposti specularmente. Così facendo, l’affresco del Masaccio torna alla luce. Per quanto ne sappiamo, questo affresco potrebbe essere merito esclusivamente di Masaccio. Molto probabilmente, nel corso dei lavori è stata ricoperta con dell’intonaco. Tra il 1999 e il 2001 fu eseguito infine un restauro della superficie pittorica. L’architettura che incornicia la scena è composta da un arco classico sostenuto da due colonne con capitello. 2 I. Sai che forse Masaccio si è fatto aiutare per realizzare questo affresco? In realtà la sua statura è strettamente proporzionata con quella del Figlio in croce la cui figura risalta nell'affresco per il pallore delle sue carni. Il détaille notamment l'extraordinaire trompe-l'œil de la structure architectonique. Sicuramente sono cittadini di Firenze e contemporanei di Masaccio. La parte più bassa con lo scheletro rappresenta la vita terrena che scorre. Tutto l'ambiente è di misurate proporzioni ed il modulo è offerto dal Crocifisso, centro dell'intera raffigurazione. VOI SETE : E QUEL CHI SON. Secondo il calendario Giuliano, il nuovo anno iniziava il 25 marzo; facendo un paio di operazioni matematiche, salta fuori che Domenico in realtà sarebbe morto il 19 gennaio 1427 (e non nel 1426 come scritto sulla tomba). Ad esempio, l’affresco del Masaccio potrebbe anche alludere al seguente messaggio: ricordare – ai visitatori della chiesa – i defunti (simboleggiati dai 2 committenti) e meditare sulla salvezza eterna. Giorgio Vasari, Vite de' più eccellenti architetti, scultori e pittori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri, a cura di L. Bellosi e A. Rossi, Einaudi, Torino 1986. L’elemento più importante è la presenza di Dio Padre che sorregge la croce del Figlio.

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