cose in comune tra teatro greco e romano

Teatro Greco-Romano Il teatro romano risale al I-II secolo d.C., è sito in fondo alla via Dante, in Largo Mistria. Il motivo della tragedia greca è lo stesso dell'epica, cioè il mito, ma dal punto di vista della comunicazione essa sviluppa mezzi del tutto nuovi: il mythos (μύθος, parola, racconto) si fonde con l'azione, cioè con la rappresentazione diretta (δρᾶμα, dramma, deriva da δρὰω, agire). Gli spettatori prendevano coscienza dell'avvenimento tramite l'annuncio di un messo o un personaggio che aveva assistito all'evento (presa di coscienza dopo lo svolgimento), oppure per metonimia tramite le urla dei personaggi (presa di coscienza durante o immediatamente dopo lo svolgimento). Le Dionisie, che si dividevano in Grandi Dionisie e Dionisie rurali. L’assunzione dal greco del termine poëta indicherà il crescere, nel periodo successivo, di una sempre più elevata autocoscienza: Ennio sarà il massimo esponente di questa tendenza a valorizzare socialmente il “fare” letterario. Quando la tragedia trattava dei temi della Roma dell'epoca, con allusioni alle vicende politiche correnti, era detta "praetexta" (dalla "toga praetexta", orlata di porpora, in uso per i magistrati). Dapprima, timidamente, il luogo dell'azione viene posto in piccole città italiche, trattando di questioni riguardanti il popolo, le relazioni familiari, i problemi quotidiani. Il carattere statale e ufficiale dell’organizzazione ha due importanti conseguenze: I committenti delle opere teatrali si identificano con le autorità e dunque, in un’epoca in cui le principali cariche pubbliche sono rette dall’aristocrazia, la nobiltà influenza le scelte dei temi e degli argomenti, almeno per quanto riguarda la tragedia, i committenti dunque hanno interesse a far celebrare i loro antenati illustri, quasi a mitizzare le origini della propria superiore posizione sociale, e guardano con favore a letterati e drammaturghi che accettino di celebrare gli antichi eroi dello stato nelle loro tragedie. esistono spettacoli teatrali dove non si toccano? I tratti somatici dei personaggi erano caratterizzati fortemente, facilitando l'interpretazione di personaggi diversi da parte dello stesso attore. Nel teatro greco le maschere si erano diffuse ben prima che nel teatro romano, e inoltre qui fungevano da altoparlante, e le parti femminili venivano svolte da uomini. Le vie trasversali ai decumani erano chiamate ” cardines ” o Stenopoi  . L’ improvviso erompere del vulcano Nuovo ( 1538 ) ha cambiato purtroppo radicalmente il paesaggio ed oggi degli antichi insediamenti romani non restano altro che pietre sparse, sommerse nelle acque del mare o seppellite nelle vicine campagne . La lunghezza e la modalità di esecuzione producevano un suono più grave o più acuto, adatto alle parti rispettivamente più serie o di contro più allegre di una rappresentazione. Spesso il musico restava in scena per tutto il tempo della rappresentazione, muovendosi insieme ai personaggi. Già esistente in epoca aragonese, esso fu ampliato dal viceré spagnolo don Pedro de Toledo, dopo l’eruzione del Monte Nuovo nel 1538. Perché mi hanno consigliato di fare teatro? Si comincia a delineare la necessità di un teatro più raffinato e letterario, che unisca le esigenze del pubbico con quelle dei ceti più colti. È la tragedia di ambientazione greca, che prende come modelli Eschilo, Sofocle, ma, soprattutto, Euripide. La penetrazione dell’atellana a Roma si presume fosse avvenuta prima dell’istituzione del teatro regolare, questi spettacoli non richiedevano una vera struttura professionale: è probabile che in genere si recitasse a soggetto, improvvisando. a) il principale tipo di spettacolo comico, la palliata, così definita per via del “pallio” una veste tipicamente greca, più corta e semplice della toga, che è l’abbigliamento distintivo dei personaggi “greci” appunto, nella finzione (autori di palliate sono Plauto, Terenzio, ecc); b )il genere teatrale tragico, la cothurnata: “coturni” sono gli altissimi calzari degli attori tragici greci, che dovevano rendere i loro personaggi più imponenti. In un tale contesto, è sicuramente controcorrente la scelta di un drammaturgo come Lucio Anneo Seneca di rinunciare alla rappresentazione, a affidarsi unicamente alla parola scritta. Inoltre, la conformazione era tale che esse fungevano da megafono, ampliando la voce dell'attore nei grandi teatri dell'antichità. La Palliata era la commedia di ambientazione greca (pallium è infatti il termine latino che designa il mantello greco indossato dagli attori), che si ispirava dichiaratamente ai testi degli autori della commedia nuova, quali Filemone, Difilo e, soprattutto, Menandro, dei quali assume intrecci, ambienti e personaggi, con libertà creativa e spesso col procedimento della contaminatio. [2]. L'istituzione di pubblici spettacoli organizzati dallo Stato romano ebbe grande importanza. I decumani ( i decumanus dei romani e plateai dei  greci ) erano tre  : il maggiore , il superiore e l’inferiore .Questi erano intersecati ad angolo retto (disposte da Nord a Sud ) da diverse stradine secondarie e minori dette Cardini ( cardines dei romani e stenopoi dei greci ) che corrispondono ai tanti  stretti vicoli del centro storico di oggi. intendi come storia di qst due, come livello recitativo p semplicemente come struttura architettonica??? In poco tempo tutta la zona venne frequentata dai personaggi più in vista della capitale e questi luoghi diventarono di conseguenza occasioni di incontri politici e di affari oltre che di cultura, lussi e lussuria. Perciò anche una commedia dall’azione molto ricca (con dialoghi fra tre o persino fra quattro attori contemporaneamente in scena) si poteva eseguire con quattro, massimo cinque interpreti. SILENZIO, COMINCIA LO SPETTACOLO IL TEATRO GRECO E IL TEATRO ROMANO Ciobanu Maria, Durigon Emma, Guizzo Anna Pozzobon Anna IL TEATRO La parola TEATRON deriva dal verbo THEOMAI, che indicò la massa di spettatori. L'espressione "ut per-sonaret", che ne definiva la funzione, avrebbe poi dato origine al termine "persona" con cui si designavano, da cui deriva personaggio. L’istituzione di pubblici spettacoli organizzatati dallo stato romano fu comunque un passo di grande importanza. Grazie! Agli spettacoli la popolazione partecipava in massa e probabilmente già nel V sec. E’ così possibile osservare resti di ville sommerse, colonne, reperti archeologici, fauna marina e fenomeni vulcanici sottomarini stando comodamente seduti sotto il livello del mare. Queste maschere erano fisse per determinati tipi di personaggi, che ritornavano praticamente in ogni trama di commedia: il vecchio, il giovane innamorato, la matrona, comunque, non escludevano del tutto qualche forma di recitazione “facciale” (erano mobili e con ampio spazio per gli occhi): ma la loro funzione era di far riconoscere, fin dall’inizio dell’azione scenica, quale fosse il “tipo” di personaggio. Quindi prima della Dea Sirena , arrivò sulle nostre coste  un eroe Argonauta e la città si chiamava Phaleros e non Partenope e la mitica Torre non era altro che un monumento dedicato al fondatore della città , eretta nel punto dove , possiamo presumere egli prese terra . Il termine deriva dal nome dell'abito ( toga praetexta) indossato dai magistrati romani e orlato da una striscia di porpora. Come già i Greci, anche i Romani amavano gli spettacoli teatrali: per questo costruirono imponenti teatri riprendendo la forma dal teatro greco.. A Roma fu a lungo proibito costruire teatri stabili, per evitare assembramenti. Egli armato di una grossa flotta , e partendo dalla città di  Calcide presente nell’isola di Eubea navigo’ dritto verso il litorale napoletano per fondarvi una colonia . L'edificio è stato scoperto nel 1883 e risale al II secolo a.C. IL TEATRO. L’incrocio tra questi assi dava come risultato le insulae, larghe trentacinque metri e lunghe centottantacinque metri  ( antenate degli odierni isolati ). Nel sesto secolo poi quello che era l’antico porto fu coperto dal cemento della strada ; a quel punto il mare invece di essere pieno di pesci , era carico di tesori abbandonati. L'evento teatrale aveva dunque la valenza di un'attività morale e religiosa da assimilare ad un vero e proprio rito. Iscriviti a Yahoo Answers e ricevi 100 punti oggi stesso. Il mondo della commedia non ha punti di contatto con la sfera dell’attualità politica. Ciò che non poteva sapere era come le vicende del mito, codificate dalla tradizione, sarebbero state nuovamente interpretate e declinate dal drammaturgo. Fin dall'epoca di Romolo si celebravano giochi in onore del dio Conso (Consualia) e corse di cavalli (Equirria), celebrati due volte all'anno nel Campo Marzio. Le parti recitate erano i diverbia, le parti cantate i cantica; un flautista intercalava brani musicali. Su di esso si affacciavano importanti edifici pubblici come l’Aerarium , ovvero il tesoro pubblico , e il carcere cittadino che pare potessero  essere ubicati nello spazio ora occupato dalla chiesa dei Girolamini  mentre invece sul luogo dove ore sorge la Basilica di San Lorenzo si trovava invece una grandiosa sala preceduta da un atrio e divisa in tre navate , nella quale i napoletani trattavano i loro affari pubblicie privati ; in fondo alla navata centrale , in posizione rialzata , si trovava invece il tribunale , al di sotto del quale si trovava un carcere semisotterraneo in cui erano trattenuti coloro che dovevano essere giudicati . Inizialmente era supportato da una drammaturgia, il mimo si arricchì di musica, canto, gestualità, fino a diventare uno spettacolo in cui la parola non era quasi necessaria: per il mimo vennero richiesti dei libretti, come nell'odierna operetta. Da un epigramma attribuito a Giulio Cesare, poi a Cicerone: « Tu quoque, tu in summis, o dimidiate Menander, Lenibus atque utinam scriptis adiuncta foret vis. venivano a Neapolis a riposarsi dalle fatiche di Roma , mutando le vesti in quelle greche e interessandosi alle manifestazioni culturali e spettacolari ( Claudio e Nerone vennero per prodursi in esibizioni filodrammatiche e canore nel teatro situato lungo i decumani ). Anche i termini tecnici della drammaturgia sono tutti di origine greca o etrusca. Esistevano due scuole epicuree ( Posillipo ed Ercolano ) e l’atteggiamento comune delle due scuole era quella di  intendere la filosofia come una sorte di terapia dell’animo ed una via attraverso la quale raggiungere la felicità e risolvere importanti questioni esistenziali. Secondo studi più recenti, però, questa sarebbe una credenza errata, basata su una falsa etimologia del termine latino per la maschera (persona), che non dovrebbe inteso come derivato della preposizione per e dal verbo sonare bensì dal termine che in greco antico indica il viso (προσῶπον / prosôpon ) per il tramite dell'etrusco phersu. Il teatro greco sorgeva fuori città, in aree sacre vicino templi, ed era costruito su pendii, il teatro romano invece era costruito nel centro delle città ed era un vero e proprio edificio, questo era possibile grazie alla conoscenza da parte dei romani dell'arco e della volta, conoscenza estranea per i greci. Il primitivo nucleo fu quindi ampliato ancora di più ed adeguato alle nuove esigenze di residenza augustea , dando vita ad un complesso di varie strutture di  Otium , distribuite scenograficamente dalla collina fino al mare . Oggi il Tempio, invaso dalle acque termo minerali che scaturiscono dal sottosuolo è reso celebre dal fenomeno del bradisismo che può essere letto sulle sue colonne che puntualmente vengono sommerse o riemergono in sincronia con gli avvenimenti geologici. La sfarzosa ed imponente villa apparteneva al patrizio romano Lucio Licinio Lucullo. Accanto alle commedie, lo spettatore latino comincia ad appassionarsi anche alle tragedie. Ed il nome della pizza, infine, deriva probabilmente da pinsa, participio passato del verbo latino pinsere che vuol dire schiacciare. Generale e uomo politico romano partecipo’ con Scilla alla guerra sociale , divenne console e conquisto’ vasti territori in Asia. Al contrario, si può dire che Terenzio lottò contro questa tendenza, cercando di approfondire la psicologia dei suoi personaggi senza troppo appoggiarsi al repertorio tradizionale delle maschere. Mentre i primi due vennero considerati come i depositari dei valori della polis, Euripide espresse le contraddizioni di una società che stava cambiando: nelle sue tragedie spesso le motivazioni personali entrano in profondo contrasto con le esigenze del potere, e con i vecchi valori fondanti della città greca. Main La nostra storia raccontata da alejandro Barbero e Sandro Carocci Vol. La cavea, la platea semicircolare costituita da gradinate, fronteggiava il palcoscenico (pulpitum), che per la prima volta assume una profondità cospicua, rendendo possibile l'utilizzo di un sipario e una netta separazione dalla platea. uno dedicato a Cerere , la Demetra attica , patrona dei misteri Eleusini e l’altroa Proserpina , la greca Persefone , figlia di Demetra e regina dell’Oltretomba . Il lento movimento bradisismico ha con il tempo fatto affondare nel mare i moli di Portus Julius di cui ancora oggi possiamo ammirare tra Baia e Pozzuoli sotto la superficie del mare, tracce delle sue imponenti strutture portuali che è possibile visitare con guide turistiche tramite escursioni con battello dal fondo trasparente. Teatro e commedia: rapporto con la politica. ‘intera collina ,si chiamava Pausilypon e alludeva alla sua funzione di luogo di riposo ( “fine degli affanni “). Dal latino ex Apicio potrebbe provenire il termine scapece, un modo tipico di preparare le zucchine con aceto e menta. Non di rado i testi erano censurati, impedendo riferimenti diretti alla vita civile o politica. Tutti i versi latini presentavano una struttura assai più libera dei corrispondenti versi greci. Resta a noi la Piscina Mirabilis, ultima grande opera idraulica dell’acquedotto del Serino, un gigantesco serbatoio, il cui scopo era quello di fornire acqua alle strutture militari dell’enorme porto romano di Miseno. Il riconoscimento sociale andrà crescendo con il successo del pubblico, ma soprattutto con il consolidarsi dei legami fra autori e aristocrazia: Ennio per la letteratura “seria”, Terenzio per il teatro comico, sono le figure-chiave di questa ascesa. Con Lucilio la satura cambia destinazione, assumendo la caratteristica di critica della società o dei potenti dell'epoca, aprendo la strada a Varrone Reatino e Orazio, che svilupperanno il genere 'satirico' in una forma indipendente ed esclusivamente letteraria. I ruoli femminili (con l'eccezione del mimo) erano sostenuti da attori maschi. i periaktoi, di derivazione greca, prismi triangolari rotabili con i lati dipinti con una scena tragica su un lato, comica su un altro e satiresca sul terzo. L’architettura greca è cosi’ rettilinea mentre quella romana è curvilinea , usando molto l’arco e la volta per costruire gli edifici in altezza scaricando cosi’ il peso equamente , su tutta la struttura. Elementi scenografici sempre presenti erano: il proscenium, la porzione di palcoscenico in legno più vicina al pubblico, raffigurante in genere un via o una piazza, corrispondente all'attuale proscenio. La maestosità del monumento greco-romano, purtroppo, è parzialmente invisibile, dato che buona parte dei suoi materiali edilizi fu impiegata in altre costruzioni, specie per edificare l'adiacente Torre del Cavallaro. a.C. erano ammessi anche donne, bambini e schiavi. Negli ultimi decenni della repubblica, si assiste a una grande crescita di interesse verso il teatro, che ormai non coivolge più solo gli strati popolari, ma anche le classi medie e alte, e l'élite intellettuale. Il teatro romano ha delle fondamentali differenze rispetto quello greco. All'allargarsi della popolazione di Roma, e con l'espandersi dell' Impero, la massa del popolo di roma diventa sempre più eterogenea, e le esigenze dello spettacolo romano cambiano. Le tre colonne in marmo cipollino presentano evidenti tracce di fori praticati dai litodomi che testimoniano l’alterno movimento bradisismico della zona. Il Castello Aragonese che domina il golfo di Pozzuoli custodisce le opere provenienti dagli scavi, del rione Terra a Pozzuoli e numerosi calchi in gesso di sculture greche ritrovati a Baia. Struttura del teatro romano e differenza con la struttura del teatro greco. Come il Colosseo e come altri anfiteatri di epoca romana , anche quello puteolano fece da sfondo alle persecuzioni cristiane . A differenza del teatro romano che era nato solo ed esclusivamente per divertimento, il teatro greco nasce sotto un profilo religioso,la partecipazione era obbligatoria, e dato che alle persone veniva privata una giornata lavorativa venivano pagate. Il vocabolo greco στρόγγυλος, stróngylos, che significa “di forma tondeggiante” potrebbe aver dato l’origine al nome degli struffoli natalizi. Togata (fabula togata ). Di  particolare grandezza era l’intero complesso della splendida , ed enorme villa , conosciuta  come Oppidum lucullianum che passo’ alla storia per lo sfarzo delle sue dimore e dei suoi giardini e  dei ricchi banchetti che imbastiva, definiti ancora oggi ” Luculliani “. dall’ Imperatore Claudio che fu anche premiata:. Esso fu molto  famoso nell’antichità per l’imponenza delle sue strutture  e per la sua forma colossale . La commedia 'greca' era chiamata fabula palliata (così chiamata dal pallium, mantello di foggia ellenica indossato dagli attori), mentre la commedia ambientata nell'attualità romana era detta detta fabula togata (dalla "toga", mantello romano) oppure "tabernaria".

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