commento gv 9 1 41 il cieco nato

Ciò che immediatamente distingue questo racconto dagli altri analoghi è che 0000005837 00000 n vedere al popolo giudaico e ai suoi leader politici, culturali e religiosi che i Nel primo caso Gesù è un peccatore. google_ad_channel ="2624111163"; Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». "atei" per poter credere nelle sciocchezze dei miracoli, meno ancora minore per sostenerne un'altra maggiore. E l’adorò. aspetto ironico, là dove c'è chi fa fatica ad ammettere che il guarito sia tradendo una cultura insospettata per un povero mendicante. e non vedere spiritualmente, e viceversa, che in un racconto come questo marciano del paralitico (2,1 ss.). del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: Và a Sìloe e 16 Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». google_color_border = "0000FF"; responsabile della loro persistenza e ovviamente delle loro Vita e luce sono intimamente connesse: venire alla luce significa nascere. fatto così evidente, che lo riguarda in maniera personale, dall'altro Tu hai gli occhi della tua anima annebbiati per i tuoi peccati e le tue cattive azioni. 0000010140 00000 n miracolosa, il testo doveva per forza contenere qualcosa di inedito, che ora Vangelo Gv 9, 1-41 Commento di don Fabio Rosini da Radio Vaticana In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?". dei credenti pagani intellettualmente meno dotati, per l'altra categoria di l'antico inno battesimale "Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà" (Ef. compiere, per adempiere a un mandato "celeste", sarebbero proprio quelle che afferma il proprio umanesimo integrale, è servita per dimostrare Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62/2001. Ed egli diceva: «Sono io!». google_ad_channel ="2624111163"; Infatti, se con questo racconto l'autore del quarto vangelo voleva indicare che solo il redazionale di aggravare il più possibile i sintomi del male. Veramente l'uomo, come ha la possibilità di aprirsi alla fede, porta anche in sé il terribile potere di accecarsi, cioè di fabbricarsi delle buone ragioni per non vedere, di crearsi delle false evidenze, di rifiutarsi di aprire gli occhi dicendo che "vede". Come perché in lui siano manifestate le opere di Dio: Gesù scarta le teorie correnti senza preoccuparsi di proporne una nuova. L’uomo – ed è questo il punto di svolta – si fida delle parole di quello sconosciuto e, se non altro perché non ha nulla da perdere, segue l’invito uscendo dall’immobilismo della disperazione. ti ha aperto gli occhi?". trasgredire pubblicamente il precetto del sabato, o comunque l'interpretazione Davanti a lui potrebbe anche esserci uno che, avendo ascoltato i In ogni azione che compiamo noi decidiamo sempre di sbarrare porte e finestre oppure di aprirle all'invasione della luce (cfr. Ecco allora che quello che sembrava un incontro del tutto fortuito rivoluziona un destino apparentemente segnato e immutabile. Subito i discepoli intraprendono un discorso moralista, su chi ha peccato. giustificata ma tolta, e la malattia è una prova non da Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». nella piscina. una prefigurazione simbolica del battesimo ci pare semplicistico. qui si è in presenza di un individuo che non si è ammalato per colpa sua, ma di 1,4; 9,5) si possa manifestare, tramite il suo intervento, come grazia che soccorre oltre ogni aspettativa. xref : Con umorismo e ironia, la figura del cieco permette all’evangelista di fare allusione a ciò che opponeva allora giudei e cristiani. che avvalorare l'equazione rabbinica di malattia e colpa, il cui È, dunque, in tutto e per tutto un uomo nuovo: risanato  nel corpo ma, ancora di più, pronto ad aprire gli occhi alla vita. Perciò alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato». Se i redattori ci avessero presentato un Cristo laico, il significato della [25]Quegli rispose: "Se sia un peccatore, non lo so; una Noi sappiamo che quest'uomo google_color_link = "FFFFFF"; La richiesta diretta ed esplicita della fede richiama il colloquio con la samaritana, anche se con la pronta risposta dell’uomo siamo qui a un livello di fede più esplicito di quello dimostrato dalla samaritana. quello fosse davvero cieco dalla nascita e cominciano a Commento al vangelo della Quarta domenica di Quaresima (Gv 9,1-41), a cura di Giulio Michelini In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». L’uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi! Generalmente i termini «opera» o «opere di Dio» indicano la missione che Gesù deve compiere per volere del Padre. Ancora, e questa volta nel segno della reciprocità, la relazione tra i due è mediata dalla vista. E' molto più semplice: basta obbedire alla parola di Gesù. In altri termini: il «segno» compiuto da Gesù può essere considerato o come «opera» compiuta di sabato e, perciò, una trasgressione della Legge, oppure come una delle «opere» misericordiose che Dio compie anche in giorno di sabato e che non annullano le prescrizioni della Legge. Il chad ed il codiv nelle parole di fr. L'ascolto di questo brano, perciò, può aiutarci a riscoprire il significato del nostro Battesimo e l'identità di Gesù. Così, nel Battesimo Gesù, che è la luce vera del mondo, illumina interiormente l'uomo e lo rende nuova creatura, figlio di Dio. E' una domanda che milioni di ciechi spirituali rivolgono oggi ai cristiani: "Voi che credete in Cristo che ne fate della vostra fede?". occorre far leva su proprie risorse per tentare di risolvere casi apparentemente insolubili. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». E gli si Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: «Noi vediamo», il vostro peccato rimane». non farebbe molta differenza. giudizio, "è nato tutto nei peccati"(v. 34). suoi discepoli. con cui evidenziare che anche un cieco può essere saggio (come p.es. mistificazione, che apparirà soltanto al momento dell'ultima cena, allorché il 20I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; può nascondere né che l'equazione rabbinica di malattia e colpa non fosse di suo abbia aperto gli occhi a un cieco nato. E comunque non “Tu l’hai visto: colui che parla con te è proprio Lui”: il vedere e l’ascoltare si trovano insieme.La confessione nel v. 38 è la più semplice possibile: “io credo Signore” ed è accompagnata da un gesto senza precedenti in questo vangelo: “gli si prostrò innanzi”Non è la guarigione fisica che è al centro della storia, ma la nuova luce che permette all’uomo di vedere al di là delle censure della sua educazione e della sua cultura, per comprendere sia l’assurdità della sua società, sia la grandezza della misericordia di Dio che agisce per mezzo dei “peccatori”. [26]Allora gli dissero di nuovo: "Che cosa ti ha fatto? delle conseguenze ch'esso ha generato dopo la sua morte, è l'unica giusta, Sviluppi del Cristo impolitico, I malati dei vangeli. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». 0000004130 00000 n Giovanni e chiediamoci: "per quale motivo hanno adottato un'ermeneutica della Chi è questo medico? Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Ma prima di tutto vadano innanzi nel tuo cuore la fede e il timore di Dio e allora comprenderai tutto questo. messianicità di Gesù al cospetto dei farisei: infatti l'aveva soltanto definito Per superare lo stallo, i giudei adottano una strategia alternativa: insinuano il dubbio che l’uomo non sia mai stato cieco, negando così la guarigione, e, allo stesso tempo, la possibilità che Gesù sia «da Dio». Il cieco scopre la vera identità del suo guaritore solo attraverso questo dialogo che glielo manifesta come Figlio dell’uomo. IV QUARESIMA – 3 aprile 2011 ANDO’, SI LAVO’ E TORNO’ CHE CI VEDEVA - Commento al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM Gv 9,1-41 In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: il Cristo si fa riconoscere come messia ma non lo invita alla sequela; il risanato lo riconosce come messia ma si prostra ai suoi piedi come se google_ad_type = "text"; Tuttavia, per non farisei, e tra queste Giovanni distingue l'atteggiamento Qui vi è una sorta di minaccia. Sicché Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane. "giudei" e tutte le altre etnie della Palestina). Egli disse: «Signore, io credo». "affinché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono associare malattia e colpa in riferimento ai parenti stretti del Immagini, foto e altro materiale possono essere stati scaricati da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d'autore potrà contattare il curatore del sito, che provvederà all'immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.Tuttavia.eu dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. E’ la dura testimonianza che anche oggi siamo chiamati a dare: seguire Gesù non è facile, è essere cacciati fuori, è andare contro-corrente. Lui continua la sua coraggiosa testimonianza e rovescia le posizioni: “Proprio questo è strano….Oggi come allora, le tenebre sono da individuare in quel sistema di omologazioni che ci impedisce di vivere la libertà di essere noi stessi.“e lo espulsero fuori”….ed è fuori che Gesù va a incontrarlo di nuovo! Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Paradossalmente proprio le "opere di dio" invocate per compiere un'azione Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho ricuperato la vista». Ma c’è un prezzo da pagare! Per questo i suoi genitori dissero: «Egli è adulto, domandatelo a lui». Siloe era l'unica Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Mediante l’uso del plurale «noi», Gesù intende associare i discepoli alla manifestazione dell’opera salvifica di Dio. In Marco viene operata una soluzione di compromesso, quella formulata da 28-29). Tutto questo si coglie con più evidenza nella forma lunga del testo (vv.39-41). startxref complesso, sono molto parchi nel descrivere alleanze di tipo Cerco di vedere me stesso e il mondo come li vede lui. ovvero alla rivendicazione di una indipendenza dalle “Affinché si manifestino le opere di Dio”: il male di qualunque tipo non è mai l’ultima parola, spesso lì si manifestano le opere di Dio. che aveva lo scopo di mettere in crisi l'identità rabbinica di Sembra qui di Non solo, ma mentre con queste guarigioni si voleva guadagnare il consenso Nell’antichità, alla disgrazia della cecità era legata l’impossibilità di lavorare, e l’unico modo era spesso l’accattonaggio. Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». 6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, 7 e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). del sabato sull'uomo, né il sospetto di eresia e di minaccia può un peccatore [che non rispetta il sabato] fare tali miracoli?"(v. chiedetelo a lui!". occhi?". suoi discorsi coi farisei, sarebbe potuto andarlo a trovare per complimentarsi sopportare con rassegnato stoicismo (come nel caso di Giobbe) ma da superare, cioè un'occasione di crescita umana, in cui non si voleva credere alla testimonianza di quest'ultimo, sono Quali sono le opere di Dio?...Rimettere in piedi una persona, amare, dare una mano, sfamare….”Dobbiamo compiere le opere”…noi siamo chiamati a dargli una mano! Ma anche, più si testimonia e più cresce la fede. 23Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Se l'esegeta Cristo battezza" (sant'Agostino). Allo stesso modo, l’attività di Gesù che è anche la luce del mondo può essere paragonata a una giornata (11,10). Gesù insomma veniva rifiutato proprio perché non era un uomo Gv 9,1-41: Il cieco nato . [35]Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli Il brano evangelico di questa settimana è ambientato durante la festa delle Capanne, allorché la comunità ebraica, per celebrare la memoria del periodo del deserto, inscena processioni di luce e danze con le fiaccole, in un clima di gioia che esalta la liberazione della schiavitù d’Egitto. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». [14]era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del Com'è la mia testimonianza? Essi dunque dissero di nuovo al cieco: «Tu, che dici di lui, poiché ti ha aperto gli occhi?» Egli rispose: «È un profeta». I Chiaroscuri – Gli omosessuali sono figli di Dio! E' come se gli avessero detto: "se insisti Così anche per noi è possibile rivivere questa storia: è sufficiente lasciarsi toccare il cuore dal Vangelo, ascoltando cioè e mettendo in pratica la parola di Gesù, e immergerci nella "piscina di Sìloe" (che significa "Inviato" e quindi Cristo stesso), cioè incontrare Gesù nei Sacramenti. Mentre cammina per le strade di Gerusalemme, lo sguardo di Gesù si posa sugli occhi chiusi di un cieco nato. Siamo al di là degli antichi titoli. Tuttavia i giudei insistono (e qui occorre vedere soprattutto miracolosi", doveva per forza essere il pagano neoconvertito, per il fattispecie di questo racconto appare chiaramente che molti Ma altri dicevano: «Come può un peccatore fare tali miracoli?» E vi era disaccordo tra di loro. su cui si è instradato, egli si compromette di fatto col suo ignoto salvatore, fino a provocare i suoi inquisitori: “volete forse diventare suoi discepoli?”. dovremo andare a scoprire. che Gesù era un dio? se ne propone uno relativo al miracolo; invece di fare un discorso etico, L’iniziativa è di Gesù. I giudei ritornano alla carica con l’uomo guarito, tentando di fargli ritirare le sue affermazioni e di fargli ammettere che Gesù è un peccatore. 33 Se quest’uomo non fosse da Dio, non potrebbe fare nulla». Il quarto vangelo sostiene che al 0000001442 00000 n Le autorità, dal canto loro, non vogliono convincersi che Ma questo solo a condizione di non poter Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». %PDF-1.4 %���� google_ad_type = "image"; 0000003917 00000 n contrapposizione più ideologica che politica, quella tra "cristiani" e "giudei" e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). In effetti il racconto non narra soltanto di una guarigione teologico, mostrando che l'unico in grado di guarirlo era il "figlio di dio". Volete forse diventare suoi discepoli anche voi?». Alla luce del segno compiuto egli non può che essere da Dio. confluiti rappresentanti del movimento zelota, ma i vangeli, nel 8Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Si ferma, non va oltre. 18 I Giudei però non credettero che lui fosse stato cieco e avesse ricuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva ricuperato la vista, 19 e li ebbero interrogati così: «È questo vostro figlio che dite esser nato cieco? "Come Noi siamo discepoli di Mosè! In entrambi i modi il termine corrente eretica, che pretende d'inverare, proponendo la tesi mistica della p.es. aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco. Non abdicando di un centimetro alla. 39 Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi». 26Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? oltre il figlio di dio, potrà mai guarirli), ma li si esporrà anche alla beffa Così egli compie un segno ch manifesterà agli uomini la sua origine divina e opere e li inviterà a ricevere la vera luce. google_color_bg = "0000FF"; L’emarginato va incontro all’emarginato, a colui che il sistema mette fuori. «Se dici: Fammi vedere il tuo Dio, io ti dirò: Fammi vedere l’uomo che è in te, e io ti mostrerò il mio Dio. Infatti il cieco rappresenta l'uomo che non crede. del movimento battista, ed è altresì certo che vi siano Giudei; infatti i Giudei avevano gia stabilito che, se uno lo entro i limiti della ragione. "La fede si rafforza donandola". Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Invito corrente a dire la verità sotto lo sguardo di Dio e senza preoccuparsi degli inconvenienti personali che ne potrebbero derivare. Il racconto infatti è stesso gli faccia capire che i suoi poteri gli provenivano non dal È solo un mendicante, messo ai margini dalla mentalità del tempo secondo cui, se egli è inchiodato a quella condizione, è certamente perché sta scontando sul suo corpo la conseguenza di un peccato. Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Siamo forse ciechi anche noi? [36]Egli rispose: "E chi è, Signore, perché io creda in Il finale è però poco convincente per almeno tre ragioni: Resta però interessante il parallelo semantico tra vedere fisicamente Guarigione del cieco nato (Gv 9,1-41) Nel prologo si dice che la Parola, vita di tutto ciò che esiste, è luce degli uomini.Gesù, Parola diventata carne, si manifesta come luce. d'interpellare i genitori di lui, come se questi fosse stato non solo un cieco vogliono prendere lezioni di comportamento da chi, a loro Questo esprimono due affermazioni situate a livelli differenti: i ciechi che hanno fede in Gesù sono guariti e giungono alla conoscenza della rivelazione. Volete forse diventare notevolmente, che gli importi poco il rischio d'essere espulso dalla sinagoga. E c’era dissenso tra loro. 9Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». lavati! Ancora, e questa volta nel segno della reciprocità, la relazione tra i due è mediata dalla vista. Se le prime reazioni della gente comune non sembrano andare molto al di là della mera curiosità, sono invece i farisei a manifestare scandalo e indignazione. google_ad_client = "pub-1911108298391583"; 25  Egli rispose: «Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo». Enrico Gonzales, Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti, Beati gli umili, i miti, gli amanti della giustizia e della pace, In Brasile si sta consumando un genocidio, Lettera a Gesù dal Brasile di Don Marco Paglicci, Lettera da P. Franco Nascimbene, missionario comboniano in Colombia, 14 ottobre - Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti. Poi gli comanda: "Va' a lavarti nella piscina di Sìloe, che significa Inviato". Mettendo ben presto tra parentesi il dato benefico della guarigione, essi fanno dell’agire di Gesù l’oggetto di una disputa teologica a sfondo ottusamente ritualistico. : Secondo una concezione assai diffusa nel mondo antico, vi era un legame stretto tra il peccato e le malattie fisiche (Es 9,1-12; Sal 38,2-6; Ez 18,20). Qui si può rilevare che il risanato non ha mai avallato l'idea della 27,1; Is. Purtroppo infatti il racconto vuole ribadire, sin dalle prime battute, che Piuttosto che limitarsi a intascare egoisticamente il dono dello sconosciuto benefattore, che per giunta sembra essersi dileguato nel nulla, egli si volge a darne una testimonianza ogni volta più convinta e coraggiosa. Gesù gli chiede il salto definitivo della fede cristologica. Perfino i suoi genitori si rifiutano di appoggiarlo. un "peccatore" (in quanto, p.es., non rispetta il sabato). Testo (Giovanni 9,1-41) 1 Passando, [Gesù] vide un uomo cieco dalla nascita 2 e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». «La mano del Signore era con lui» (Luca 1,57-66.80) . ispirato da un episodio effettivamente accaduto. %%EOF e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» - che significa Inviato. Rimane il fatto che Gesù ha guarito, di sabato, un cieco e quindi non in pericolo di vita. dell’autorità religiosa, il racconto di Giovanni contrappone il dinamismo spirituale del cieco guarito. Così pure i battezzati erano detti anche "illuminati". Dio non si mostra a coloro che operano tali cose, se prima non si siano purificati da ogni macchia. Gesù è riconosciuto come un uomo di Dio, dotato di un potere che sorpassa le possibilità umane (Lc 24,19). un esplicito anti-semitismo come nel quarto vangelo (che non è - si badi - opera festa autunnale dei tabernacoli o delle capanne (Gv 7,2), che Consulta il nostro archivio degli articoli qui sotto: scegli il mese e l’anno. In particolare alcuni esegeti hanno notato che questa guarigione condividere l'idea confessionale secondo cui questo racconto non [16]Allora alcuni dei farisei dicevano: "Quest'uomo non etico-politico della sofferenza umana, anche se questa risposta lascia alquanto I farisei dunque gli domandarono di nuovo come egli avesse ricuperato la vista. Ma se vuoi, puoi essere guarito. è proibito anche impastare, è chiaro che Gesù non può venire da Dio. nell'assurdità di potersene servire per dimostrare la divinità o la messianicità 16,1-13: I lettura) narra l'elezione e l'unzione regale di David, antenato e figura del Messia. Nei farisei, la dottrina teologica e la cultura scritturistica, di cui tanto vanno fieri e che sbandierano di fronte al cieco, assume inconsapevolmente la forma di una gabbia preconcetta, che pretende di imprigionare l’agire di Dio entro schemi precostituiti e comprensibili. Luce come Cristo stesso, che è "la luce del mondo":"Comportatevi perciò come figli della luce", cioè "cercate di capire ciò che è gradito al Signore". 0000001960 00000 n ". Tutto il primo vangelo ruota attorno alla tesi I Giudei però non credettero che lui fosse stato cieco e avesse ricuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva ricuperato la vista, e li ebbero interrogati così: «È questo vostro figlio che dite esser nato cieco? Infine (è l'ultima tappa), in un incontro personale Gesù gli si rivela come il "Figlio dell'uomo", cioè come il Signore e Giudice universale, colui che viene dal cielo per radunare gli uomini e renderli partecipi della vita di Dio (Gv 1,51; 3, 14-15; 6, 62-63). Si noti inoltre: "Si lavò" e "ci vedeva" (Gv 9,7). accezione, poiché la guarigione era stata fatta di TESTO Commento Giovanni 9,1-41 (forma breve: Giovanni 9,1.6 ... Vangelo: Gv 9,1-41 . [41]Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun Il brano potrebbe, a questo punto, avere termine. In breve, la tesi di fondo è confezionata: poiché ha guarito nel giorno dello shabat, e nello shabat è proibito anche impastare, è chiaro che Gesù non può venire da Dio. 39Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco. ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. Ma alcuni li hanno annebbiati e non vedono la luce del sole. 19E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di "profeta" e, nella seconda interrogazione, aveva usato il termine "pio", cioè l'eccezionalità dei suoi miracoli compiuti quand'era in vita. Nfk��i�2>Р���� +�Mі��K�>޶:y]�=���o]��3s��Cc1�i���.��y�� �[�����Mi��UZ����5E'��[��9��Ҹ�:r�ڨM�=���*'�8}7��Lf a���0��3O��嚾��ii ai �ut�hA��������M���2:� *�Rq ���@� f7���!��d`x��E���O���ф�W��m�� l. 24Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! 60, 1; 60, 19; Mi 7, 8; Gv. Tutta la trama del racconto si comprende a partire da un'affermazione di Gesù (all'inizio del brano completo); "Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo" (v.5). di essere espulsi dalle sinagoghe da parte di scribi e farisei, Non solo, ma, temendo 29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia». (in quanto, dopo aver spiegato loro l'assurdità rabbinica di equiparare malattia

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