carlo v d'asburgo nonni

Fu un Concilio del quale sia il Re che l’Imperatore non avrebbero mai visto la conclusione, così come neppure il Pontefice che lo aveva convocato. Nonni paterni: Massimiliano d’Asburgo e Maria Bianca di Borgogna ebbero 3 figli/e: 2 Figli maschi: Filippo d’Asburgo era il primogenito. Il matrimonio di Filippo con la Regina d’Inghilterra assicurava una salda alleanza antifrancese. La vita terrena di Carlo V si stava avviando alla conclusione. Carlo, presago che la sua vita terrena volgeva ormai al termine, accentuò ancor più il suo carattere ascetico, assorto sempre più nella penitenza e nella mortificazione. Era giunto a 56 anni di età e la sua salute era alquanto malferma. La madre Giovanna venne colpita da presunta follia e si trovò nell’impossibilità di governare, quindi la reggenza di Castiglia fu assunta dal padre Ferdinando il Cattolico. Così come era riuscito, con l’aiuto dell’Arciduca Ferdinando suo fratello a fermare l’avanzata dell’Impero ottomano verso Vienna e il cuore dell’Europa. Altre A Lucca, nel 1546, Francesco Burlamacchi tentò di instaurare in tutta la Toscana uno Stato repubblicano. Nel corso dell’estate la sua salute diede segni di peggioramento che si manifestò con febbri sempre più frequenti che lo costringevano spesso a letto, dal quale poteva assistere ai riti religiosi attraverso una finestra che aveva fatto aprire in una parete della sua camera da letto e che prospettava direttamente nella chiesa. Carlo V, a questo punto degli avvenimenti, fu costretto a dover prendere decisioni importanti per il futuro della sua persona, della sua famiglia e degli Stati d’Europa sui quali si stendeva il suo dominio. Il predicatore HuldrichZwingli(1484-1531) si mostrò più radicale di ... L'indirizzo email non verrà pubblicato. La tregua fu conclusa, dopo estenuanti trattative, a Vauchelles nel mese di febbraio 1556 e, ancora una volta, così come spesso era accaduto in passato, le ostilità si conclusero con un nulla di fatto, nel senso che restavano congelate le posizioni acquisite. Ciò nonostante non disdegnava i piaceri della buona tavola, cui si lasciava andare, nonostante fosse afflitto da gotta e diabete, e sordo ai consigli dei medici che lo spingevano a una dieta meno ricca. Nel 1516 Erasmo da Rotterdam accettò l’incarico di consigliere di Carlo I di Spagna; egli, in una lettera inviata a Tommaso Moro, si dimostrava alquanto perplesso circa le effettive capacità intellettuali del principe che pur essendo divenuto Re di Spagna era di lingua madre francese, e imparò lo spagnolo solo successivamente e in maniera superficiale. Aveva però consolidato il dominio spagnolo sull’Italia, che sarà ufficializzato soltanto dopo la sua morte con la pace di Cateau-Cambrésis nel 1559, e che sarebbe durato per centocinquanta anni. Allo stesso modo come fece il suo predecessore Antonello Sanseverino allorquando spinse Carlo VIII alla conquista di Napoli. Le rivolte si spensero nel 1522 quando Carlo promise di rispettare gli interessi spagnoli. Giulio III intravedeva in tutto questo un coinvolgimento della Santa Sede che l’avrebbe condotta a schierarsi a fianco del Re. Il 18 febbraio 1558 morì la sorella Eleonora. Dalla spedizione di Algeri alla morte di Francesco I (1541-1547). Infine, due sue trisavole del lato materno erano Caterina e Filippa di Lancaster, entrambe figlie di Giovanni di Gand, figlio cadetto di Edoardo III Plantageneto, re d’Inghilterra. Ecco perché ritenne opportuno stringere alleanza con la Francia. Carlo usciva definitivamente dalla scena politica. Carlo V d’Asburgo. Dall’assedio di Metz all’abdicazione (1552-1556). Tutte queste considerazioni lo indussero a decidere per la propria abdicazione, che ebbe luogo con una serie di passaggi successivi. Un’altra minaccia fu rappresentata dai Turchi: alla morte del re Luigi II, Boemia ed Ungheria passarono a Ferdinando, ma i turchi dilagavano nella regione danubiana. I suoi possedimenti oltre-atlantico si erano accresciuti enormemente ma senza che i suoi governatori fossero stati in grado di dar loro delle valide strutture amministrative. Carlo venne eletto dai principi elettori con voto unanime e a soli diciannove anni ascendeva anche al trono d’Austria, entrando in possesso, a pieno titolo, dell’eredità borgognona della nonna paterna. A Ferdinando: Boemia, Ungheria, terre asburgiche: ottenne la corona imperiale nel 1556. Il suo tutore fu nel 1507 Adriaan Florenza di Utrecht, all’epoca decano di San Pietro e vice-cancelliere dell’università, il futuro papa Adriano VI. Una volta ottenuto l’isolamento della Francia, Carlo V, nell’autunno dello stesso anno, iniziò una campagna militare contro i francesi per la riconquista della Lorena, mettendo sotto assedio la città di Metz, difesa da un contingente comandato da Francesco I di Guisa. Il 5 gennaio 1515, nella sala degli Stati del palazzo di Bruxelles, Carlo fu dichiarato maggiorenne e fu proclamato nuovo Duca di Borgogna. I campi obbligatori sono contrassegnati *, Questo sito usa i cookies per offrirti un servizio migliore. Carlo V era ormai giunto al culmine della sua potenza. 2 Figli maschi: Filippo d’Asburgo era il primogenito. Questo accordo prevedeva il finanziamento delle truppe della Lega da parte della Francia, in cambio della riconquista delle città di Cambrai, Toul, Metz e Verdun. ©2016-2020 • SCRIPO SRL UNIPERSONALE, Via Farinet n. 34, 28813 BEE (VB) •, hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione, Nuova emissione filatelica Sovrano Militare ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, SCRIPOFILIA.IT il più grande shop online sul collezionismo di titoli storici da collezione, azioni, obbligazioni, banconote e altro dall’Italia e dal Mondo, Titolo storico del 1925: BANCA BERGAMASCA DI DEPOSITI E CONTI CORRENTI 1 AZIONE LIRE 100 Disegno S. Talman – BERGAMO, La Cina deve agli obbligazionisti statunitensi 1,6 miliardi di dollari di debiti obbligazionari storici: parla la presidente della American Bondholder Foundation. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Il giorno successivo, stranamente, quasi avesse avuto un presentimento, chiese e ottenne l’estrema unzione per la seconda volta. Questa crescita di potere nelle mani di Filippo non fece altro che aumentare l’ingerenza di quest’ultimo nella conduzione degli affari di stato che causò un incremento della conflittualità con il proprio genitore. Tramite la nonna Maria, duchessa di Borgogna, egli discendeva invece dai Re di Francia della Casa dei Valois, diretti discendenti di Ugo Capeto; ciò rendeva dunque Carlo discendente del grande casato dei Capetingi, e quindi anche del fondatore dell’Impero, il suo omonimo Carlo Magno. Nei colloqui, svoltisi a Passavia, tra i principi protestanti capeggiati da Maurizio di Sassonia e l’Imperatore, si giunse a un accordo che prevedeva maggiori libertà religiose per i riformati in cambio dello scioglimento dell’alleanza con Enrico II. Il 22 marzo lasciò la città diretto a Saragozza, dove affrontò con difficoltà le Cortes d’Aragona, tanto che rimase nella città per diversi mesi. Si giunse al Trattato di Noyon, in cui si stabiliva il matrimonio fra Carlo e madame Luisa, la figlia di Francesco I,[20] ma tali accordi suscitarono l’indignazione spagnola. L’Italia meridionale era già da tempo un vicereame spagnolo. Dopo di lui, in successione, nacquero: Isabella che andò in sposa a Cristiano II di Oldenburg, Re di Danimarca; Ferdinando che sposò Anna Jagellone d’Ungheria dando inizio a un rinnovato ramo austriaco degli Asburgo; Maria che andò sposa a Luigi II d’Ungheria e Boemia e infine Caterina che andò sposa a Giovanni III di Aviz, Re del Portogallo. Il 28 febbraio del 1558, i Principi tedeschi, riuniti nella Dieta di Francoforte, presero atto delle dimissioni dal titolo di Imperatore che Carlo V aveva presentato due anni prima e riconobbero in Ferdinando il nuovo Imperatore. Re Enrico, ben sapendo che da solo non sarebbe mai riuscito a strappare l’Italia meridionale a Carlo V, si alleò con i Turchi, e progettò l’invasione attraverso un’operazione congiunta della flotta turca e di quella francese. Papa Paolo III, per opporsi a tale strapotere, null’altro poteva fare se non stringere un accordo con il nuovo Re di Francia. Tutta l’educazione del giovane principe si svolse nelle Fiandre e fu ammantata di cultura fiamminga e in lingua francese, nonostante i suoi natali austro-ispanici.Praticò la scherma, fu abile cavallerizzo ed esperto nel torneare, ma di salute precaria, soffrendo anche di epilessia in gioventù. Carlo esitava mentre Jimenez dovette affrontare i disordini siciliani (che culminarono con la fuga del viceré Hugo de Monarca) e i rinnegati Horudj e Kahir ad-din. Oltre a Carlo, alla coppia nacquero altri cinque figli. Nonostante il luogo piuttosto lontano dai centri di potere, egli continuò a mantenere rapporti con il mondo politico, senza per questo venir meno alla sua volontà di soddisfare l’aspetto ascetico della propria indole. Carlo, a soli sedici anni, ereditò anche il trono d’Aragona, concentrando nelle sue mani tutta la Spagna, per cui poté fregiarsi del titolo di Re di Spagna a tutti gli effetti, assumendo il nome di Carlo I. Il 14 marzo ci fu la proclamazione ufficiale. Questi avvenimenti indussero il nuovo Papa, Paolo IV, al secolo Gian Pietro Carafa, napoletano, eletto appena l’anno precedente, a stringere una solida alleanza con il Re di Francia in funzione anti-imperiale. L’alleanza del 1550 tra protestanti e Francia (Enrico II nuovo re dal 1574), portarono a Carlo a spartire l’impero, poiché si rese conto che non era possibile combattere simultaneamente contro due nemici. Nel 1520 andò a ricevere la corona imperiale. L’8 settembre Carlo partì da Flessinga con quaranta navi alla volta delle coste spagnole: il viaggio durò 10 giorni. Il 21 ottobre 1496, Massimiliano I d’Asburgo, Arciduca d’Austria, nonché Imperatore del Sacro Romano Impero, mediante un’accorta “politica matrimoniale”, fece in modo che il proprio figlio ed erede al trono, Filippo, detto “il bello”, prendesse in moglie Giovanna di … Carlo V, trovandosi in difficoltà per ragioni di carattere interno nei suoi territori in Germania, ratificò l’accordo e ritenne che il conflitto con la Francia fosse esaurito. Papa Paolo III morì il 10 novembre del 1549. Lascia un commento. La guerra franco‐spagnola riprese nel 1557: Filippo II (figlio di Carlo V) contro Enrico II (successore di Federico I). La madre Giovanna invece gli portò la discendenza dalla grande casata castigliana e aragonese dei Trastámara. All’inizio la guerra si combattè per aggiudicarsi il Ducato di Milano, molto importante per Carlo a cui serviva come via di  comunicazione tra Austria e Spagna. Il 12 gennaio 1519, infatti, con la morte del nonno paterno Massimiliano I, Carlo, che era già Re di Spagna da tre anni, concorse per la successione imperiale. Nonni paterni: Massimiliano d’Asburgo e Maria Bianca di Borgogna ebbero 3 figli/e: 1. A seguito di questa sconfitta, Francesco I, nel mese di luglio del 1542, diede l’avvio alla quarta guerra contro l’Imperatore che si concluse soltanto nel mese di settembre del 1544 con la firma della pace di Crépy, dalla quale il Re di Francia uscì nettamente sconfitto ancora una volta, anche se poté mantenere alcuni territori occupati durante il conflitto e appartenenti al Ducato di Savoia. -La Riforma si diffuse anche in Svizzera. Eleonora, la primogenita, che andò in sposa prima ad Emanuele I di Aviz, Re del Portogallo e poi a Francesco I di Valois-Angoulême, Re di Francia. Dopo un lungo tragitto sulla terraferma incontrarono il fratello Ferdinando e giunsero nella città di Valladolid. Giovanna di Castiglia e Filippo d’Asburgo si sposarono, ed il loro primo figlio fu: Carlo. La qual cosa puntualmente avvenne. La guerra con la Francia scoppiò, quindi, inevitabilmente nel 1552, con l’invasione dell’Italia del Nord da parte delle truppe francesi. Qui i monaci lo accolsero in processione, intonando il Te deum. Nello stesso anno, precisamente il 28 giugno 1519, nella città di Francoforte, fu eletto Imperatore del S.R.I. L’eredità di Carlo d’Asburgo Nonni materni: Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia ebbero 5 figli/e: 1 figlio maschio: Giovanni di Castiglia, che morì senza lasciare eredi. Asburgo d’Austria: dovettero combattere i protestanti tedeschi e l’avanzata dei turchi lungo il Danubio. Poiché i protestanti si rifiutarono di riconoscere il Concilio di Trento, l’Imperatore mosse loro guerra nel mese di giugno del 1546, forte di un esercito composto dai pontifici al comando di Ottavio Farnese, dagli austriaci di Ferdinando d’Austria, fratello dell’Imperatore, e dai soldati dei Paesi Bassi al comando del Conte di Buren. L’amministrazione dei regni da parte di Carlo ‐ SPAGNA: Carlo nel 1517 compì il suo primo viaggio in Spagna, ed essendo un re straniero inquietava gli spagnoli. Il fratello Ferdinando aveva acquistato potere in tutti i possedimenti asburgici e lo esercitava con competenza e saggezza oltre che con notevole autonomia dall’Imperatore. Il suo sogno di Impero universale sotto la guida asburgica era fallito; così come era fallito il suo obiettivo di riconquistare la Borgogna. Al tempo dell’incoronazione di Francesco I di Francia, il re invitò Carlo quale duca di Borgogna alla festa di celebrazione; egli inviò in sua vece Enrico di Nassau e Michel de Sempy,che trattarono anche affari di stato: si discuteva in particolare, di un possibile matrimonio fra Carlo e Renata di Francia (la secondogenita di Luigi XII di Francia e di Anna di Bretagna). Carlo fu educato da Robert de Gand, Adrian Wiele, Juan de Anchieta, Luis Vaca e Charles de Poupet signore di Chaulx. Il 28 giugno dello stesso anno l’imperatore fu ospite per un giorno della corte del marchese Aloisio Gonzaga a Castel Goffredo, che gli offrì le chiavi della fortezza. Un male che lo afflisse per tutta la vita, causato dalla sua smodata passione per i piaceri della buona tavola. Una volta ereditato il trono di Spagna, Carlo aveva necessità di essere riconosciuto Re dai propri sudditi, in quanto, pur avendo come ascendenti i sovrani castigliano-aragonesi, era pur sempre un Asburgo. Invero, le cronache dell’epoca riferirono che l’Imperatore seguì la battaglia da molto lontano, steso su una lettiga, in quanto impossibilitato a muoversi a causa di uno dei suoi frequenti attacchi di gotta. A causa di questa infermità, Giovanna di Castiglia divenne comunemente nota come “Giovanna la Pazza”.Carlo si trovò dunque all’età di sei anni ad essere il potenziale erede oltre che di Castiglia, anche d’Austria e di Borgogna, da parte dei nonni paterni, in quanto il nonno Massimiliano d’Asburgo aveva sposato Maria di Borgogna, ultima erede dei Duchi di Borgogna. Infatti, nel biennio 1546-1547, Carlo V dovette fronteggiare alcune congiure anti-spagnole in Italia. Gli successe il Cardinal Giovanni Maria Ciocchi del Monte che assunse il nome di Giulio III. Va ricordato che il comandante in capo dell’esercito di Filippo II era il duca Emanuele Filiberto di Savoia, detto “Testa di Ferro”. Carlo salpò dal porto fiammingo di Flessinga il 15 settembre 1556 con una flotta di oltre sessanta navi e un seguito di 2500 persone, destinate a diminuire via via nel corso del viaggio. I costi insostenibili della guerra portarono alla pace si Cateau‐Cambrèsis . La religione riformata luterana fu libera di essere professata in Germania, ma i sudditi di ciascun territorio dovevano seguire la scelta religiosa del loro sovrano: cuiuis regio eius religio. Questo episodio è storicamente considerato l’inizio del declino di Carlo V. Fu a seguito di questa circostanza, infatti, che l’Imperatore cominciò a pensare alla propria successione. Il teatro del conflitto era costituito dai territori fiamminghi. Carlo V cominciava a prendere coscienza che l’Europa si avviava ad essere retta da nuovi Principi i quali, in nome del mantenimento dei propri Stati, non intendevano minimamente alterare l’equilibrio politico-religioso all’interno di ciascuno di essi. Giunse la notizia della morte di Jiménez avvenuta l’8 novembre. All’indomani del fallimento dell’assedio di Metz e della mancata riconquista della Lorena, Carlo V entrò in una fase di riflessione: su se stesso, sulla sua vita e sulle sue vicende oltre che sullo stato dell’Europa. L’elezione si risolse quando fu chiara la posizione di papa Leone X, che aveva nella persona di Federico il Saggio di Sassonia il successore; questi declinò l’offerta in favore di Carlo. Tramite il padre discendeva infatti, oltre che naturalmente dagli Asburgo, i quali ormai da tre secoli regnavano sull’Austria e da quasi 100 anni ininterrottamente sull’Impero Germanico, anche dalla casata polacca dei Piast, del ramo dei duchi di Masovia, attraverso la trisavola Cimburga di Masovia (e questa discendenza gli lascerà anche un segno fisico: il famoso “labbro sporgente all’Asburgo”). I grandi protagonisti che assieme a lui avevano calcato la scena europea nella prima metà del XVI secolo erano tutti scomparsi: Enrico VIII d’Inghilterra e Francesco I di Francia nel 1547, Martin Lutero nel 1546, Erasmo da Rotterdam dieci anni prima e Papa Paolo III nel 1549. Dalla morte di Francesco I all’assedio di Metz (1547-1552). Il Principe Filippo ormai governava sia sulla Spagna che sulle Fiandre oltre che nel Regno di Napoli e nel Ducato di Milano. È stato una delle più importanti figure della storia dell’Europa, padrone di un impero talmente vasto ed esteso, su due continenti, che gli viene tradizionalmente attribuita l’affermazione secondo cui sul suo regno non tramontava mai il sole. Carlo, per rendere onore al suo titolo d’imperatore, si fece incoronare direttamente dal papa. La lega si era disfatta, in seguito al saccheggio, Genova si schierò dalla parte di Carlo V, e Firenze scacciò i Medici. Isabella d'Aviz (Lisbona, 24 ottobre 1503 – Toledo, 1º maggio 1539) era la seconda figlia di Manuele I d'Aviz, re del Portogallo e dell'Algarve, e di Maria d'Aragona e Castiglia.I suoi nonni materni erano Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia.Come moglie di Carlo V fu imperatrice del Sacro Romano Impero e sovrana consorte degli altri suoi vasti domini. Benvenuti! Carlo non risedette mai all’interno del monastero, bensì in una modesta palazzina che si era fatto costruire anni addietro, in adiacenza al muro di cinta, ma all’esterno, orientata a Sud e ben soleggiata. Immediatamente dopo morì anche la loro figlia primogenita e nello stesso anno 1500 scomparve anche l’unico figlio maschio di quest’ultima, a cui sarebbe toccata l’eredità di Castiglia e d’Aragona. Carlo inviò il fratello dalla loro zia Margherita mentre cercò di ingraziarsi il popolo con un torneo che venne sospeso da lui stesso per l’efferatezza con cui si duellava. La Lega di Smalcalda era stata vinta. Il 21 ottobre 1496, Massimiliano I d’Asburgo, Arciduca d’Austria, nonché Imperatore del Sacro Romano Impero, mediante un’accorta “politica matrimoniale”, fece in modo che il proprio figlio ed erede al trono, Filippo, detto “il bello”, prendesse in moglie Giovanna di Castiglia, figlia minore dei cattolici sovrani di Spagna Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia. Continuò ad essere prodigo di consigli sia alla figlia Giovanna, reggente della Spagna, e sia al figlio Filippo che governava i Paesi Bassi. I due si trasferirono nel 1499 da Bruxelles nell’antica capitale Gand, situata nella Contea di Fiandra, e il 24 febbraio 1500 nacque Carlo, perciò inizialmente detto Carlo di Gand. Per una serie di eventi, Carlo riuscì ad essere eletto imperatore nel 1519, prendendo il nome di Carlo V. ‐ INFINE: Carlo V possedeva paesi con tradizioni ed interessi diversi e divergenti, e quindi vi erano grandi difficoltà ad amministrarli. Carlo di Gand, a capo del S.R.I., avrebbe assunto il nome di Carlo V e come tale è passato alla storia. Ferdinando infatti presiedette la dieta del 1555 (Augusta) con la quale venne approvato un piano di pacificazione religiosa. La madre era invece Giovanna di Castiglia e d’Aragona, detta “la Pazza”, figlia dei re cattolici Ferdinando II d’Aragona e della sua consorte Isabella di Castiglia. Francesco, infatti, non solo dovette rinunciare definitivamente ai suoi sogni di conquista dell’Italia, ma dovette impegnarsi anche ad appoggiare l’apertura di un Concilio sulla questione luterana. Nonostante tutto, Carlo promise tutto ciò che gli venne richiesto: che in Spagna non sarebbero entrati vescovi stranieri; che le lingue spagnole sarebbero rimaste ufficiali di corte; che nessuna innovazione sarebbe stata introdotta in fatto di imposte. Storipedia. Dalla nascita all’incoronazione di Aquisgrana (1500-1520). Carlo V in lotta su tre fronti ‐ LA QUESTIONE PROTESTANTE: Carlo V era sempre stato contro Lutero, e, pur essendo un cattolico convinto, volle evitare che la Germania venisse spaccata dalla controversia religiosa, tentando la riconciliazione. Queste pagine usano i, Appunti di Biologia – Genetica di Virus e Batteri, Trascrizione, PCR, Appunti di Biologia – La nascita dell’Universo, Miller, Cellule, Microscopio, La Flagellazione di Cristo – Piero della Francesca, Svizzera e Inghilterra , diffusione della Riforma, Paradiso – Parafrasi, riassunti e figure retoriche – Divina Commedia, Figure retoriche – Canto 1° – Purgatorio – Divina Commedia, Figure retoriche – Canto 5° – Inferno – Divina Commedia. L’esercito francese e quello imperiale si confrontarono in aspre battaglie fino all’autunno inoltrato, quando iniziarono le trattative per una tregua di cui tutti avevano bisogno, soprattutto a causa del dissanguamento finanziario di entrambe le parti. Finalmente la guerra terminò con la pace di Chateau-Cambresis ma non fu fatta dai Sovrani che la scatenarono bensì dai successori perchè Francesco I morì e Carlo - vedendo sfumare il suo sogno di un grande Impero - decise di ritirarsi in un convento e lasciare al fratello la corona e i territori d’Asburgo, e al figlio Filippo i territori spagnoli e i Paesi Bassi. Nell’estate del 1552, la flotta turca, al comando di Sinan Pascià, sorprese la flotta imperiale, al comando di Andrea Doria e don Giovanni de Mendoza, al largo di Ponza. Così Carlo cercò di attuare diverse politiche: 1) Rinnovare lo spirito di crociata, attaccando i turchi nel Mediterraneo; 2) Difendere gli interessi della Spagna in Italia, opponendosi alle rinnovate pretese da parte di Francesco I; 3) Restaurare il potere imperiale in Germania e in tutta Europa, ponendosi come “fautore” della conciliazione religiosa tra cattolici e protestanti. Intanto, il gran cancelliere Jean de Sauvage moriva il 7 giugno 1518; gli succedette Mercurino di Gattinara, mentre continuavano le trattative con le Cortes di Catalogna, convocate a Barcellona, dove Carlo rimase per buona parte del 1519, fino al riconoscimento della sua sovranità. Così i nemici vennero “divisi”. Nel giugno 1543 Carlo V, mentre era in viaggio verso Trento, incontrò papa Paolo III a Busseto nella Villa Pallavicino. 24 dicembre 2014 Alla morte del padre avvenuta il 25 settembre 1506, Massimiliano in poco tempo trovò nella zia di Carlo, l’Arciduchessa Margherita d’Asburgo la nuova reggente, nominata governatrice dei Paesi Bassi nel 1507. Gli fu, quindi, affiancato un consiglio ristretto di cui facevano parte Guillaume de Croy, Adriano di Utrecht e il Gran Cancelliere Jean de Sauvage, mentre la corte all’epoca era numerosa e richiedeva cospicui finanziamenti. Ma poiché la flotta francese non riuscì a ricongiungersi con quella turca, l’obiettivo dell’invasione del napoletano fallì. Il 16 gennaio del 1556 Carlo V cedette le corone di Spagna, Castiglia, Sicilia e delle Nuove Indie ancora al figlio Filippo, al quale cedette anche la Franca Contea nel giugno dello stesso anno e la corona aragonese nel mese di luglio. La corrispondenza fra i due venne scoperta e l’uomo esiliato dalla corte, mentre la ragazza fu destinata al re del Portogallo. Da parte materna: Corone di Spagna con relativi possessi: Sardegna, Sicilia, regno di Napoli e i possedimenti americani. I negoziati con l’Inghilterra vennero lasciati alla diplomazia di Giacomo di Lussemburgo che riuscì a stringere un accordo favorevole. A Genova, Gianluigi Fieschi organizzò, senza successo, una rivolta a favore della Francia. L’anno precedente, il 25 di settembre, aveva sottoscritto con i Principi protestanti, tramite il fratello Ferdinando, la Pace di Augusta, a seguito della quale si pervenne alla pacificazione religiosa in Germania, con l’entrata in vigore del principio cuius regio, eius religio, con cui si sanciva che i sudditi di una regione dovevano professare la religione scelta dal loro reggente. Carlo V conseguì una schiacciante vittoria nella battaglia di Mühlberg nel 1547, a seguito della quale i principi tedeschi si ritirarono e si sottomisero all’Imperatore. Convocate le Cortes di Castiglia sul finire del 1517, venne riconosciuto finalmente Re nel febbraio 1518 mentre le Cortes avanzarono ben 88 richieste fra cui quella che il sovrano parlasse lo spagnolo. Infatti il sacco di Roma era un chiaro esempio di punizione contro la Chiesa corrotta, ma Carlo non poteva fare a meno dell’appoggio del papa per evitare una tragica lotta religiosa in Germania. La lega di Smalcalda nel 1547 subì una dura sconfitta, ma ciò non fece che spingere i principi ad aderire alla lega protestante. In esso l’Imperatore è raffigurato a cavallo, con armatura, cimiero e una picca nelle mani, nell’atto di guidare le sue truppe in battaglia. Questo accordo, però, per patto tra i due, avrebbe dovuto essere ratificato dall’Imperatore. Subito dopo, accompagnato dalle sorelle Eleonora e Maria, partì per la Spagna diretto al monastero di San Jerónimo di Yuste nell’Estremadura. Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) fu Re di Spagna (come Carlo I), Imperatore del Sacro Romano Impero (come Carlo V), Re di Napoli (come Carlo IV) e Duca di Borgogna (come Carlo II). I legami con il Papa si erano ormai allentati, sia a causa delle risultanze della Pace di Augusta e sia per la svolta subita dalla Chiesa cattolica con l’avvento del Carafa al soglio pontificio.

Calipso Odissea Testo, Nh Collection Grand Hotel Convento Di Amalfi Booking, Just Eat Domino's, Boston The Last Of Us, Chiesa Di San Bernardo Roma, Mi Ameresti Accordi, Integrazione Domanda Reddito Di Cittadinanza,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *